Le fiamme devastano una macelleria

 

 

 

Una lunga catena di mani che s’intrecciano a carriole e pale, mentre si grida forte per incitare a fare presto e a fare bene. La solidarietà ad Antonio Di Carlo e Domenico Fusari, 33 e 34 anni, proprietari dal 2011 della macelleria-norcineria di Villagrande “Bingo&Pippa”, arriva sin dalla mattina presto e non si ferma fino al pomeriggio, perché quel negozio in molti l’hanno visto nascere e crescere in questi pochi anni di vita. E vederlo bruciare dalle fiamme che all’alba di ieri sono divampate violente e inarrestabili, probabilmente a causa di un corto circuito (le cause sono ancora in corso di accertamento) dal motore di una delle celle frigorifere, è stato un colpo al cuore di molti. È il primo grave incidente in cui incappa l’attività commerciale che si trova nella parte posteriore di una delle piazze della frazione, ed è proprio la catena umana dei compaesani, forse, che farà sembrare meno difficile ricominciare daccapo. «Siamo stati svegliati alle 4,30 da alcuni strani rumori», racconta Antonio ancora alle prese con la pulizia del negozio. «Mi sono affacciato e ho visto il fumo uscire dalle grate del piano terra». E allora giù di corsa lungo le scale (Antonio e la sua famiglia vivono al primo piano) con il cuore in gola. Alla vista del fuoco tutto ciò che rimaneva da fare era chiamare i vigili del fuoco, che sono arrivati velocemente nonostante la distanza di 20 chilometri dal paese, con tre squadre di 9 uomini e tre mezzi antincendio. Acqua, tanta acqua per spegnere fiamme che in poco tempo si sono alzate bruciando intercapedini, materiali plastici, carne, pasta. «L’odore acre si è incanalato fino alla valle», commentano alcuni tornimpartesi che hanno lasciato tutto per correre a dare una mano. Ci sono volute ore di lavoro per portare fuori dal negozio tutto il suo contenuto: pasta, zucchero, sale, carne fresca appena macellata, prosciutti. Tutto è stato caricato sui furgoni di una ditta specializzata, e andrà buttato via, perché anche ciò che apparentemente è sano, in realtà è stato compromesso da un punto di vista della sicurezza alimentare e igienica. «Almeno centomila euro i danni stimati», prova ad azzardare Antonio. Quel che conta, ora, è che non ci siano stati feriti o intossicati, grazie proprio al tempestivo intervento dei vigili del fuoco che alle 6,30 del mattino avevano domato l’incendio. Più difficile, invece, gestire il fumo dall’odore acre e lo sarà ancor di più ripulire i locali. «Non sappiamo quando si riuscirà a riaprire». L’attività si è temporaneamente spostata nel punto vendita della galleria delle Arti a Preturo: «Vogliamo dire ai nostri amici e clienti che la loro arrostata di Ferragosto è salva. Abbiamo recuperato senza danni la macchina degli arrosticini, e per tutto il resto siamo pronti a servire chi si sta organizzando per il 15 agosto». Parola d’ordine: non arrendersi. Tanta solidarietà anche sui social con messaggi di incoraggiamento.

di Marianna Gianforte - da Il Centro -


 



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