Funivia? Per la giunta comunale è colpa della fatalità

La giunta comunale ha diffuso ieri sera la seguente nota: I tecnici del Centro turistico del Gran Sasso hanno lavorato giorno e notte, anche in condizioni meteorologiche proibitive, per riaprire gli impianti. Evidente che il problema che si è verificato è stato un incidente imprevisto e imprevedibile. Cercare colpevoli e strumentalizzare la cosa per fare polemiche politiche non aiuta lo sviluppo e l’economia del Gran Sasso. Come disse il maestro Riccardo Muti proprio in un concerto all’Aquila: “chi suona stona, chi non suona critica”. Una frase che si attanaglia bene alla situazione presente. Chiaro che questo imprevisto, verificatosi in fase di collaudo, peraltro a causa di un componente che non era stato oggetto della revisione, è un mero incidente di percorso le cui cause sono imputabili a una fatalità e non certo a responsabilità oggettive, né di carattere tecnico, né di carattere amministrativo né, tantomeno, di carattere politico. Anziché puntare il dito contro ipotetici quanto improbabili responsabili sarebbe decisamente più opportuno che si lavorasse insieme a un progetto di rilancio e di sviluppo del comprensorio sciistico del Gran Sasso, riconoscendo doverosamente il lavoro immane e l’impegno innegabile di quanti si sono adoperati con sacrifici e generosità per consentire la riapertura degli impianti, affrontando la non facile responsabilità di provvedere a lavori straordinari in una fase, quale quella post sisma, in cui molti non riuscivano neanche a provvedere all’ordinario».
Corrado Ruggeri esponente dell’Mpa in un nota attacca duramente l’amministrazione comunale parlando di «ennesima figuraccia».



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