Migranti nella caserma Rossi Cialente dice no: «Sarà campus»

 

 

 

«La caserma Rossi non può accogliere i migranti perché è destinata a diventare un campus per gli studenti delle scuole superiori, progetto al quale stiamo lavorando da anni». Il sindaco Massimo Cialente e il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Stefano Palumbo si oppongono alla decisione della Prefettura di ospitare nella ex caserma cittadina gli immigrati. Dello stesso avviso, ma anche per altre ragioni, I Salvianiani, che hanno intenzione di depositare un ordine del giorno in consiglio comunale.
«L'indicazione della prefettura della sede della caserma Rossi quale luogo utilizzabile per l'accoglienza dei migranti va superata senza ambiguità - scrive in una nota il capogruppo Pd, Stefano Palumbo - . Il no non deriva da una generica e superficiale indisponibilità a dare la nostra collaborazione nelle politiche di accoglienza, quanto piuttosto dalla difesa di un diritto e di una consuetudine di cui ci stiamo riappropriando dopo anni trascorsi sotto la scure dell'emergenza: quella di pianificare e programmare, secondo idee e progetti che sono nostri, della nostra comunità. L'accordo, sottoscritto con diversi ministeri, prevede la riqualificazione dell'area che ospitava la caserma Rossi attraverso il potenziamento del polo scolastico di Acquasanta e l'insediamento di altre importanti realtà ancora in attesa di riavere una propria sede. Per i migranti, sono sicuro, si riuscirá con il buon senso e la collaborazione di tutti a trovare altre soluzioni».
ACCOGLIENZA
All'unisono è la posizione di Cialente che aggiunge: «Il problema non è la posizione dei Salviniani che oscillano dal crocifisso e dall'appello alla cristianità, alla peggiore xenofobia in un qualunquismo e populismo che fortunatamente è stato già punito nelle ultime elezioni amministrative. Ritengo che in un momento in cui tutta l'Italia è chiamata a far fronte ad una emergenza internazionale, la città dell'Aquila, che della solidarietà degli Italiani ha fatto una ragione di sopravvivenza, non può tirarsi indietro. Resta il fatto che la scelta del Prefetto non può che essere transitoria visto che in queste settimane stiamo chiudendo un complesso accordo con il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e l'assessore comunale Piero Di Stefano con il direttore dell'Agenzia del Demanio, dottor Edoardo Magini, per sistemare tutte le sedi degli uffici e delle istituzioni aquilane in centro per poi procedere al masterplan teso a realizzare il polo studentesco proprio alla caserma Rossi. Non è possibile che il progetto salti per questa ospitalità, proprio perchè, in nome di questa prospettiva, abbiamo ritardato a ricostruire alcune scuole. Sarebbe una contraddizione allucinante». «Del resto la Rossi non è una struttura vuota- prosegue il sindaco- non è possibile andare ad una riprogrammazione dell'edilizia scolastica e degli uffici sulla quale stiamo lavorando tutti da tempo. Quella è una struttura destinata i lavori partiranno con le demolizioni».
Sarà necessario capire dunque se la posizione di contrarietà del Comune dell'Aquila potrà essere ascoltata dalla Prefettura dell'Aquila che comunque ha il compito di sistemare da qualche parte i migranti. Se non alla caserma Rossi, comunque in un'altra struttura all'interno del Comune dell'Aquila.


 



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