Un cinghiale interrompe i fuochi d'artificio ad Assergi...Cresce l'attesa per il Toro allo Spiedo

 

 

 

 

Con i I fuochi d'artificio notturni si è conclusa la serata del 15 Agosto ad Assergi.

In molti hanno notato la mancanza  del finale pirotecnico, che in genere si presenta con una incalzante serie consecutiva di lanci che si esegue tipicamente come chiusura di una manifestazione pirotecnica, che si conclude con un colpo finale.
Sembrerebbe che la miccia che serve a trasferire il fuoco tra i vari componenti della composizione pirotecnica, sia stata tranciata di netto da uno o più cinghiali che impauriti dagli spari sono scappati interrompendo lo spettacolo pirotecnico prima del finale.
Il resto della giornata del 15, si è svolta come da programma, con l’esibizione della banda di San Giorgio Liri per le vie del paese, la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria Assunta in Assergi, la deposizione della corona in onore dei caduti organizzata come sempre dal gruppo alpini di Assergi e la processione lunga per le vie del paese con spari pirotecnici.

Molto apprezzate dai bambini le attività ricreative con giochi e spettacolo Clown in piazza San Franco.
La partita di calcio “scapoli e ammogliati” (molto combattuta), si è conclusa con la vittoria di questi ultimi ai calci di rigore.


Nella serata musica ballo e spettacolo con l’orchestra spettacolo “Maurizio show”, nell’intermezzo della festa, i fuochi pirotecnici di cui vi abbiamo già parlato.


Grande partecipazione oggi all’escursione all’eremo di San Franco con la supervisione della guida alpina Assergese Leandro Giannangeli e degli accompagnatori di media montagna: Davide Sponta e Gianni Valentini.


La tradizione vuole che in questa grotta sotto le pareti del Monte Cefalone, il 5 giugno di un anno imprecisato fra il 1220 e il 1230, terminasse i suoi giorni San Franco, patrono di Assergi. Nel momento della sua morte le campane suonarono da sole, i galli cantarono ed una luce apparve in alto sulla montagna. Negli ultimi tempi pochi fedeli si recano a quest'eremo così lontano e faticoso da raggiungere e il sentiero è praticamente scomparso.
Un folto gruppo di assergesi era salito nell’eremo il 10 Giugno 2006 e con l’escursione di oggi si spera possa riprendere l'antica tradizione del pellegrinaggio alla grotta.
Essa si apre sotto una grossa rupe che chiude una ripida valletta erbosa, sotto la vetta del Cefalone. Si tratta di una fessura che, già all'ingresso, ha una scarsa abitabilità; oltre, diventa un cunicolo basso e fangoso mentre, verso monte, uno zoccolo roccioso ne riduce ulteriormente l'altezza.

Questa sera, in Piazza San Franco, pizze fritte, lenticchie e salsicce, in piacevole compagnia dell’orchestra spettacolo “Musica a colori” con  balli in piazza San Franco.

Intanto cresce l’attesa per domani,  per la serata con il tradizionale “toro allo spiedo”, penne all’arrabbiata e contorni vari con il contributo di 10,00 €uro, in piacevole compagnia della band musicale “Alex e Francesca” con  balli in piazza San Franco.



 



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