A24: aumentati i pedaggi autostradali

Le tariffe di Strada dei Parchi S.p.A., a partire dal 1°gennaio 2011, sono aumentate dell’8,14% in conformità al contratto di Convenzione stipulato con ANAS ed a quanto disposto dal Decreto Interministeriale n. 0001101 del 30 dicembre 2010. Le tariffe di pedaggio applicate dal 1 gennaio 2011 sulle autostrade A24 ed A25 nonostante l’incremento, se confrontate con quelle di autostrade di montagna con analoghe caratteristiche, rimangono tra le più basse in vigore sia sulla rete autostradale Italiana che Europea.

I proventi dei pedaggi sono destinati al recupero degli investimenti già effettuati o da effettuare, a sostenere le spese di ammodernamento, innovazione, gestione e manutenzione della rete. Secondo quanto previsto nel contratto di Convenzione con ANAS, la tariffa unitaria è adeguata ogni 1° gennaio. Si precisa che, in relazione al tipo di veicolo utilizzato (auto, moto, furgoni, camion etc.), allo specifico percorso autostradale e per effetto del meccanismo di arrotondamento ai 10 centesimi di € (per difetto o per eccesso), previsto per legge, l’incremento finale del pedaggio può essere superiore, inferiore o anche nullo rispetto al predetto aumento annuo della tariffa unitaria. L'arrotondamento è applicato senza alcuna discrezionalità da parte di Strada dei Parchi SpA ed è disciplinato dal Decreto Interministeriale n. 10440/28/133 del 12 novembre 2001 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Nasceranno, sul fronte sempre dei trasporti, due aziende pubbliche regionali una per il trasporto su gomma ed una su ferro. L'indicazione di massima sara' contenuta nella proposta di legge regionale di riforma delle aziende di trasporto pubblico che l'assessore al ramo, Giandonato Morra, ha prospettato entro il 30 aprile. "Altre soluzioni potranno andare bene, il tavolo permanente sui trasporti elaborera' la sua proposta ed il Consiglio regionale decidera', ma bisogna pur tener conto di quanto accade a livello nazionale in altre regioni", ha affermato Morra. L'attesa riforma del trasporto regionale seguira' le misure gia' inserite nella manovra di bilancio recentemente approvata all'unanimita' dal Consiglio, nell'ottica di contenere "il devastante taglio del Governo nazionale sull'Abruzzo se pur gia' ridotto dagli iniziali 54 milioni di euro a 23 grazie all'interlocuzione con il Ministero". L'assessore Morra, con il direttore regionale del settore Trasporti, Carla Mannetti, ha dettagliato, nel corso di una conferenza stampa, i provvedimenti inseriti nel Bilancio che prevedono, anzitutto, un taglio pari al 10 per cento delle corse, fatte salve quelle a garanzia del pendolarismo lavorativo, studentesco e quello operaio, con specifico riferimento ai dipendenti Sevel, nonche' quelle a servizio delle aree interne. "Le nostre concessionarie - ha spiegato Carla Mannetti - risultano essere 50 per 220 concessioni di servizi. In questo senso opereremo una rimodulazione evitando sovrapposizioni e rami secchi, con l'obiettivo che non un solo posto di lavoro sara' messo in discussione". Altra previsione e' l'aumento tariffario cui tutte le regioni sono obbligate, secondo i criteri di efficientamento, adeguamento tariffario e taglio dei costi, necessari per partecipare al riparto di un ulteriore fondo di 452 milioni di euro. "Nel caso dell'Abruzzo - ha chiarito l'assessore - si trattera' di un adeguamento, atteso che non si potra' superare il 10 per cento di incremento, e, comunque, di volt in volta, si terra' conto dei redditi per coloro che stipuleranno abbonamenti". All'insegna del "messaggio di sobrieta' e della morigeratezza" sono gli ulteriori tagli previsti ai costi per i Consigli di amministrazione, delle consulenze e studi, delle spese di rappresentanza e della convegnistica. "Se si chiedono sacrifici ai cittadini - ha aggiunto Morra - e' giusto che tutti i soggetti facciano la loro parte". Quindi anche quei dirigenti la cui retribuzione supera i 90 milioni lordi annui subiranno un taglio del 5 per cento per l'eccedenza fino a 150 milioni e del 10 per cento per "i pochissimi" che superano tale soglia. Nella manovra di bilancio, come ha spiegato Mannetti, si conclude per i comuni capoluogo l'iter di trasferimento delle deleghe, "percio' da quest'anno i suddetti comuni saranno titolari al 100 per cento dei servizi, compreso quello di vigilanza". Una premialita' e' anche prevista per i comuni che adotteranno misure destinate a migliorare la mobilita' pubblica. Con la manovra di bilancio viene rifinanziata pure la legge 44 a sostegno della libera' mobilita' degli invalidi e saranno prorogate le misure a sostegno della mobilita' delle persone colpite dal sisma"."Ci avevano accusato di avere dato luogo all'ennesimo carozzone quando abbiamo istituito il tavolo permanente sui trasporti - ha concluso Morra - ed invece tale scelta si e' rivelata una intuizione felice, che ha portato non solo ad ottenere l'unanimita' del consiglio regionale su una manovra dai risvolti complessi, ma anche a far diventare la devastante manovra del Governo sull'Abruzzo una manovra impegnativa".



Condividi

    



Commenta L'Articolo