Domani pomeriggio alle 17 Corteo della Bolla in forma ridotta dalla villa comunale

 

 

 

Una scelta di buon senso e di rispetto per il dolore altrui. Di fronte alla morte e alla distruzione è giusto fermarsi e riflettere. Il tempo per le feste verrà. Per chi se le potrà permettere. Giusto annullare tutte le iniziative legate alla Perdonanza e giusto fermare il festival jazz (anche se fosse stata la città più sicura del mondo e purtroppo non lo è). Immaginatevi il centro storico dell’Aquila – con i soccorritori ancora a scavare fra le macerie dei paesi distrutti che sono a un’ora di macchina dalla città – diventare un mega auditorium nel quale far esibire piccole e grandi band. Un po’ come la “famosa” orchestra che continuava a suonare mentre il Titanic affondava. Il sindaco Massimo Cialente, la sua giunta e i consiglieri comunali ci hanno risparmiato questa “gaffe” mondiale. Bella e significativa anche l’iniziativa di far sfilare i gonfaloni listati a lutto e la delegazione dei consiglieri comunali con il lutto al braccio. Ma vediamo nel dettaglio ciò che accadrà domani durante il corteo storico che sarà ridotto all’essenziale. Partirà alle 17 dalla villa comunale e si snoderà fino al piazzale antistante la basilica di Santa Maria di Collemaggio. La parte istituzionale sarà limitata dai gonfaloni, listati a lutto, del Comune dell’Aquila (accompagnato dal presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti e da una delegazione di consiglieri con il lutto al braccio), della Regione Abruzzo, con i presidenti della giunta regionale Luciano D’Alfonso e del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, e della Provincia dell’Aquila, con il presidente Antonio De Crescentiis. Saranno presenti, inoltre, il prefetto Francesco Alecci e il questore Alfonso Terribile. La parte storica, anch’essa molto ridotta nel numero dei partecipanti, sarà composta da una ventina di figuranti, in rappresentanza dei quattro quarti aquilani e della Giostra Cavalleresca di Sulmona, cui si aggiungeranno le tre principali figure del Corteo, vale a dire la Dama della Bolla (Eleonora Ciocca), il Giovin Signore (Ferdinando Carluccio) e la Dama della Croce (Francesca Pancella). Quattro dei figuranti accompagneranno il Gonfalone medievale della città dell’Aquila. A chiudere il Corteo, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, accompagnato dal comandante del Corpo di Polizia Municipale Ernesto Grippo. La funzione religiosa inizierà alle 18. Il successivo rito solenne di apertura della Porta Santa sarà officiato dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, che celebrerà anche la cerimonia liturgica, insieme con l’arcivescovo metropolita dell’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi. I fedeli, in base alle norme di sicurezza, potranno accedere in basilica, dalla Porta Santa, a gruppi di massimo settanta persone per volta, e dovranno defluire, percorrendo la navata laterale, dalla corrispondente porta sita sulla facciata principale della basilica. Il giorno successivo, lunedì 29 agosto, sempre nel piazzale antistante la basilica di Santa Maria di Collemaggio, alle ore 18,30 si terrà la messa stazionale, con rito di chiusura della Porta Santa. A seguire, nello stesso piazzale di Collemaggio, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente procederà alla cerimonia di spegnimento del tripode. Non avrà luogo, invece, il Corteo di rientro della Bolla.
 di Giustino Parisse - da Il Centro -


 



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