Funivia, guasto riparato! Nel fine settimana potrebbe funzionare

Domani 7 gennaio i tecnici Ustif, effettueranno il collaudo sull’impianto bloccato da un guasto tecnico ad un ingranaggio del riduttore del motore. Il presidente del Centro turistico del Gran Sasso, Vittorio Miconi, non si lascia andare a previsioni su date e giorni per il ritorno alla piena attività della funivia ma è evidente che se il collaudo dovesse dare un esito positivo non è peregrina l’ipotesi di una riapertura già da questo weekend.

“Aspetto di sapere come andrà il collaudo – spiega Miconi – dopodiché annunceremo la riapertura della funivia”; evento annunciato e poi rinviato per due volte, prima il 23 e poi il 29 dicembre 2010. Nell’ultimo caso è stato, come spiegarono in conferenza stampa Miconi e il direttore degli impianti, Marco Cordeschi, un imprevedibile problema tecnico “che nulla aveva a che fare con i lavori di manutenzione ventennale della funivia”.

“Il problema – ha spiegato Miconi -  è risultato essere meno grave di quanto si potesse pensare in un primo momento. Si tratta sostanzialmente di due ingranaggi in ghisa che si intersecano tra loro e che sono stati calibrati e messi a punto in un’officina dell’Aquila. Già il 28 dicembre i tecnici provarono a riparare il guasto ma era necessaria una strumentazione ed un tipo di lavoro più complesso. Speriamo che si possa iniziare a sciare al più presto; nello stesso periodo, tra l’altro, in cui si iniziò anche lo scorso anno”.

Nei giorni scorsi, comunque, diversi albergatori dell'area avevano minacciato il ricorso alle vie legali per ottenere un risarcimento danni per le disdette dei clienti nel periodo di capodanno.

Nelle altre stazioni invernali della regione, iè stato possibile sciare grazie all’innevamento programmato gli amanti dello sci hanno preso d’assalto le piste di  Campo Felice, Ovindoli, Roccaraso, Prati di Tivo e Passo Lanciano.

“È vero che noi inizieremo più tardi la stagione – ha aggiunto Miconi – ma magari per il periodo di Pasqua, come è accaduto in più di un’occasione, sul Gran Sasso si potrà sciare ancora. Potrebbe essere quella un’opportunità per operatori e albergatori di cercare di recuperare il tempo perduto durante le festività natalizie. Del resto io mi sento di poter dire di aver fatto tutto il possibile per riaprire la funivia nel modo più veloce e, soprattutto, più sicuro. Un imprevisto ci ha giocato un brutto scherzo. Ma andremo avanti, visto che anche quest’anno sono stati venduti 1300 abbonamenti, segno di una fidelizzazione impressionante degli sciatori aquilani verso questa montagna”.

Evidente, comunque, come vada ripensato l’intero sistema turistico dell’area, che non può rimanere bloccato (come è accaduto) nel caso di un guasto all’impianto dell’unico accesso ai 2200 metri di quota. "Credo che tutti si siano resi conto di quali problemi possa causare un impianto così affascinante ma che in alcuni casi si può rivelare obsoleto" ha chiosato Miconi.



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