Le macerie di Amatrice nella discarica di Paganica

 

 

 

 Replicare il modello L’Aquila ad Amatrice e negli altri centri colpiti dal sisma. E mettere a disposizione tutto il know how acquisito nel 2009 per aiutare concretamente le popolazioni di Lazio, Umbria, Marche che stanno vivendo la medesima, triste, esperienza. Azioni mirate come la raccolta e lo smaltimento delle macerie, l’utilizzo della banca dati dell’emergenza, oltre all’assegnazione di 340 Map ad altrettante famiglie senza casa. Il sindaco Massimo Cialente, insieme all’assessore Pietro Di Stefano, ha incontrato a Montereale il commissario alla Ricostruzione Vasco Errani. Pochi minuti di colloquio per illustrare «quanto L’Aquila può fare concretamente per Amatrice». LE MACERIE. Si parte dalle macerie, problema spinosissimo, che nel post-terremoto ha visto la mobilitazione del popolo delle carriole andata avanti per mesi. Dove andranno le macerie di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto? «All’Aquila le macerie del terremoto sono confluite nella discarica di Pontignone a Paganica», dice Cialente, «l’unica autorizzata in tutto il cratere, in grado di ospitare anche quelle dei Comuni del Reatino, delle Marche e dell’Umbria. Ne ho parlato con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che appoggia l’idea. Se Errani sceglierà per le macerie lo stesso percorso dell’Aquila, siamo disponibili ad aprire all’esterno la discarica di Pontignone». SELEZIONE E CONFERIMENTO. La proposta di Cialente ad Errani non riguarda solo il conferimento delle macerie, ma la selezione in loco «che verrebbe effettuata dagli stessi operai che hanno operato all’Aquila», spiega il sindaco, «per salvare e accantonare le pietre importanti, da riutilizzare nella fase di ricostruzione. La nostra città può mettere a disposizione di Amatrice i lavoratori e i mezzi utilizzati dai vigili del fuoco e dall’esercito, che hanno guidato l’operazione-macerie. E lo farà a costi irrisori, tali da coprire solo le spese della manodopera e degli spostamenti». CAVE ABUSIVE. «Quello delle macerie è un business che attira appetiti illeciti», incalza Cialente, «in Emilia Romagna, sulla gestione delle macerie, ci sono stati 130 arresti. Secondo la Legge Pezzopane, l’unica discarica autorizzata per il conferimento, in tutta l’area del cratere, è quella di Pontignone, a Paganica. Ma ho segnalato all’Usra e all’Avvocatura dello Stato la possibilità che alcune ditte stiamo utilizzando, anche dalle nostre parti, cave e discariche private, che non hanno le necessarie autorizzazioni». MAP E PROGETTO CASE. Pochi giorni dopo il disastroso sisma dei monti Reatini, Cialente ha messo a disposizione degli sfollati 320 alloggi tra Progetto Case e Map. «Venti sono già stati assegnati ad altrettante famiglie», afferma, «ma abbiamo ancora molte case libere, che possono ospitare i terremotati. L’altro strumento offerto al commissario Errani, come supporto tecnico-logistico, è la banca dati dell’emergenza, in nostro possesso, che contiene tutte le indicazioni per gestire le fasi successive al terremoto. L’Aquila», ha concluso Cialente, «vuole offrire ad Amatrice la sua esperienza, gli strumenti operativi, l’organizzazione maturata nel tempo. Perché come accaduto per noi, superata l’onda emotiva e della solidarietà che si sviluppa intorno ad una simile tragedia, il post-terremoto resta il momento più duro e delicato da affrontare».
di Monica Pelliccione - da Il Centro -

 



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