Via Libera alle Casette di Legno

 

 

Sì del consiglio comunale alla realizzazione delle casette di legno, ma con l’obbligo per i proprietari di rimuoverle entro e non oltre 36 mesi. Le uniche eccezioni previste riguarderanno quelle posizionate su aree edificabili o agricole, ma in quest’ultimo caso sarà necessario avere un lotto minimo di 10 mila metri. Non tutti comunque potranno costruirsi la casetta di legno. Infatti, dal provvedimento straordinario sono esclusi i proprietari degli immobili classificati come lettera A, ovvero subito agibili. Dunque, dopo una serie di rinvii, il consiglio ha dato il via libera al provvedimento che consente la realizzazione delle casette di legno. Un atto che va a sanare anche quelle via via spuntate nelle ultime settimane su tutto il comprensorio comunale. Al provvedimento che la giunta aveva predisposto sono state apportate alcune modifiche. Tra queste quella della validità passata da 12 a 36 mesi. In sostanza chi deciderà di costruirsi la casetta di legno, potrà farlo sapendo, però, che dovrà provvedere alla sua rimozione nel momento in cui la sua abitazione tornerà ad essere agibile. Il consiglio ha anche stabilito che potrà realizzare queste strutture solo chi non ha una casa agibile - ovvero i proprietari di abitazioni classificate come lettere B, C, D e F - e che si tratterà di alloggi temporanei, a meno che non vengano costruiti su aree edificabili o agricole. Per quest’ultime sarà necessario rispettare parametri urbanistici: lo 0,01 di indice di edificabilità e il possesso di un lotto minimo di 10 mila metri. Stando poi a quanto riferito in aula, questi alloggi - alternativi ai 3 mila che la Protezione civile si è impegnata a realizzare da qui a novembre - potrebbero essere trattati alla stregua di quelli da poter prendere in fitto a spese dello Stato (fino a 800 euro al mese).

Autonoma Sistemazione 100 Euro/mese Anche Fuori Area

Gli sfollati per il terremoto abruzzese che hanno trovato “un’autonoma sistemazione” riceveranno 100 euro mensili a persona fino ad un massimo di 400 euro per ogni nucleo familiare, anche se non sono residenti nei comuni interessati dalle ordinanze relative al terremoto. Il contributo verra’ erogato “anche al di fuori dei territori di detti comuni, in presenza di un nesso di causalita’ diretto tra il danno subito e l’evento sismico, comprovato da apposita perizia giurata”. Lo stabilisce l’ordinanza del Presidente del Consiglio pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Il contributo decadra’ “decorsi 15 giorni dalla comunicazione al proprietario della dichiarazione di agibilita’ dell’abitazione occupata alla data del 6 aprile 2009″

I  PAESI RISCHIANO DI MORIRE

La rabbia e l'insoddisfazione per un decreto Abruzzo che, se non verrà modificato alla Camera, non sarà sufficiente a sanare le emergenze e la fase della ricostruzione post-sisma. I sindaci dei Comuni inseriti nella road map approntata da Governo e Protezione civile per l'erogazione dei fondi, nonostante la pacatezza e la civiltà dei toni avuti nel corso dell'incontro svoltosi ieri nel capoluogo con rappresentanti di Regione, Provincia e Comune dell'Aquila, sono pericolosamente al limite di una sopportazione per una situazione che rischia di esplodere. Le risorse sono inufficienti, i criteri per la ricostruzione delle case (che privilegiano i residenti piuttosto che i proprietari di abitazioni) e il pericolo di una morte lenta ma progressiva di alcuni dei borghi più belli d'Italia e località turistiche di montagna sono le questioni più pregnanti emerse nel corso di una conferenza svoltasi alla Villa Comunale dell'Aquila, porta d'accesso al centro storico. «I Comuni non hanno più un cent per far fronte alle spese correnti - ha dichiarato il sindaco di Rocca di Cambio Antonio Pace - se il decreto non chiarirà l'entità di fondi agli enti locali si rischia la chiusura». Concetto rafforzato dal primo cittadino di Castel del Monte Luciano Mucciante: «Nel mio Comune, come nella quasi totalità di quelli limitrofi e montani - ha spiegato - le case sono di proprietà di persone non residenti, che le sfruttano nei periodi feriali. Assegnare il contributo per la ricostruzione delle case ai soli residenti significa chiudere i centri storici dei paesi per sempre». «Il mese di maggio sta scivolando via senza alcuna svolta positiva - ha aggiunto il sindaco di Fagnano Alto, Mauro Fattore -. Per chi ha vissuto nelle tende questo mese e mezzo rappresenta un'eternità, occorrono risposte celeri e concrete alle esigenze dei territori». Risposte che potranno arrivare solamente con la conversione in legge del decreto 39: «Il miglioramento del decreto - ha puntualizzato la presidente della Provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane - è al momento la nostra unica e specifica mission. Chiediamo al presidente della Camera Fini ed al sottosegrtario Letta di ascoltare le richieste dei Comuni del cratere». Il sindaco dell'Aquila ha invocato l'arrivo di «soldi subito, perchè si ha l'impressione che tutti quelli promessi si limitino ai proventi del gratta e vinci. Ricostruire le case solo dei residenti sarebbe deleterio per il futuro dei centri storici dell'Aquila e gli altri Comuni». Per il vice presidente della Regione De Matteis, infine, la questione relativa alla zona franca rimane una priorità. «La zona franca - ha detto - ha una precisa identificazione tecnica e demografica.

Vacanze Gratis per Sfollati

Sono numerose le proposte di vacanze estive per ragazzi e adulti, che vivono nelle tendopoli aquilane, pervenute da associazioni culturali e sportive di tutta Italia.
Sarà un gruppo di lavoro, coordinato dalla Provincia dell’Aquila e composto dai rappresentanti del Comune dell’Aquila, della Protezione Civile della Regione Abruzzo, della Croce Rossa Italiana, della Funzione Assistenza alla Popolazione (Protezione Civile Nazionale) e della Direzione Scolastica Regionale, a gestire e coordinare tutte le proposte.
La diverse località scelte come mete turistiche saranno pubblicizzate nelle tendopoli, attraverso mirati strumenti di comunicazione: news letter, incontri, opuscoli, grazie alla collaborazione dei COM di riferimento.
Tra le prime offerte disponibili, a partire dal mese di giugno, vi sono quelle di alcuni hotel di Sanremo, per giovani coppie o persone anziane autosufficienti e una settimana al Villaggio di Ostuni, in Puglia, riservato a famiglie con bambini piccoli o anziani autosufficienti.
Nei prossimi giorni saranno fornite ai soggetti interessati tutte le informazioni relative ai suddetti soggiorni. A queste seguiranno ulteriori comunicazioni relative e nuove settimane di svago, rivolte a bambini, ragazzi, famiglie, anziani, che verranno proposte durante tutto il periodo estivo.

Ex Campioni tra le Macerie

 Nel giorno di riposo il Giro d'Italia va tra le macerie del terremoto. I ciclisti in rappresentanza della carovana rosa, ma soprattutto gli atleti che hanno fatto la storia del ciclismo, hanno voluto dare un segno di conforto alla popolazione abruzzese vittima del sisma. Tra gli altri c'erano Francesco Moser, Palmiro Masciarelli, Gianni Motta, Mario Cipollini, Maurizio Fondriest, l'ex campione del mondo Paolo Bettini e tanti cicloamatori locali.

 

terremoto Abruzzese a: "Porta a Porta"

 “Il decreto terremoto è stato arricchito al Senato. Riteniamo che contenga come strumenti e come soldi quanto serve per l’Abruzzo, che i fondi pubblici siano sufficienti, naturalmente se servirà di più ci sarà di più”. Lo ha detto a Bruno Vespa il ministro Tremonti nel corso della registrazione di una puntata della trasmissione tv di RaiUno Porta a Porta. Lo riferisce l’agenzia Reuters. “Ci sono 8 miliardi [previsti dal decreto] e parlando di soldi veri, sono più di 3 miliardi di euro in 7-8 mesi disponibili in funzione del bisogno”, ha aggiunto Tremonti.
“Di solito in Italia c’era la catastrofe, le ordinanze e molti mesi dopo la legge, anche un anno dopo. Questa volta abbiamo cercato di fare in modo diverso. Quindici giorni dopo c’era già il decreto legge, si basa anche sulle ordinanze e quindi anche molti elementi di specifica di contenuto saranno la settimana prossima nelle ordinance di protezione civile”, ha spiegato Tremonti, a cui il conduttore Bruno Vespa aveva chiesto se servirà una nuova tassa per finanziare la ricostruzione in Abruzzo.
“Abbiamo assolutamente la coscienza tranquilla, naturalmente ci sono dei problemi, ci chiedono il 100% per la seconda casa, ma noi abbiamo pensato che è meglio dare il 100% per la prima e l’80 per la seconda. Se le lamentele riguardano i soldi veri ci sono, se sono per le seconde case diciamo prima le prime case”, ha detto il ministro dell’Economia.

 


 



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