Megaparcheggio, dopo le due aggressioni "serve la presenza costante di un addetto alla sorveglianza"

 

 

 

È la M&P, la società che gestisce la struttura, a dover garantire le condizioni di sicurezza all’interno del megaparcheggio di Collemaggio. A sostenerlo è Angelo De Angelis, segretario Fit-Cisl dell’Aquila, dopo la seconda aggressione nell’arco di venti giorni, consumata ai danni di una ragazza che era in attesa dell’autobus. A salvarla dal branco sono stati alcuni autisti che hanno sentito le sue grida. Qualche settimana fa, invece, un dipendente di una società di trasporto pubblico era stato picchiato da un gruppo di giovani. «È gravissimo che in poco meno di un mese, nel megaparcheggio di Collemaggio si siano verificate ben due aggressioni. La società che gestisce la struttura, la M&P», sostiene De Angelis, «deve garantire la massima sicurezza e il controllo all’interno della struttura. Il terminal, punto di snodo della mobilità urbana ed extraurbana, è lasciato in balìa di bande di balordi». Eppure, all’interno del terminal c’è una postazione con un monitor collegato alle telecamere a circuito chiuso posizionate dentro il tunnel e nell’area esterna. Prima del terremoto la postazione era presidiata da un addetto alla sicurezza, «ma adesso», sottolinea De Angelis, «non vi è alcun tipo di controllo. Sono state riattivate le telecamere, ma serve la presenza costante di un addetto alla sorveglianza che garantisca la sicurezza del megaparcheggio» La Fit- Cisl, insieme alla Filt-Cgil, nei giorni scorsi ha interessato della questione il vice sindaco Nicola Trifuoggi, e la M&P, chiamata «a risolvere immediatamente il problema. L’azienda, insieme al Comune, deve trovare una soluzione e dimostrare di essere in grado di gestire in proprio il terminal, che deve essere sicuro, pulito, adeguato alle esigenze dei cittadini e dei turisti che vi arrivano». Secondo il segretario generale della Cisl, Paolo Sangermano, «non bastano i sistemi di videosorveglianza a garantire l’incolumità dei cittadini. Occorrono presìdi fisici in punti particolari come il megaparcheggio. La M&P, che continua a chiedere di poter gestire tutte le aree di sosta a pagamento, come prima del terremoto, deve dimostrare di avere la capacità economica, organizzativa e gestionale per poterlo fare». La Cisl sollecita dunque un nuovo incontro con l’azienda e il Comune «per sciogliere il nodo della sicurezza e del ripristino dei parcheggi a pagamento». Sulla questione si registra anche la protesta dei dipendenti del call center Customer 2 Care, contrariati dalla chiusura del tunnel alle 21. I lavoratori dell’ultimo turno, che si conclude alle 22.30, che hanno acquistato l’abbonamento per lasciare l’auto al megaparcheggio, sono costretti a percorrere un lungo tratto a piedi, da via dell’Arcivescovado, per poter tornare a riprendere l’auto.
di Angela Baglioni - da Il Centro -
 



 



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