Il Centro Turistico ricorda Giovanni Natale e PasqualeVitocco uccisi nella liberazione del Duce

 

 

 

In occasione del 73° anniversario del raid dell’esercito tedesco che portò alla liberazione di Mussolini, il centro Turistico del Gran Sasso  ricorderà  i  due  militari aquilani Giovanni Natale e Pasquale Vitocco che persero la vita in quelle drammatiche circostanze. Il 12 Settembre alle 17.30 a Fonte Cerreto verranno scoperte, alla presenza di autorità civili e militari, due lapidi commemorative intitolate ai due caduti. Seguirà un piccolo rinfresco presso l’hotel-rifugio Campo Imperatore e una visita all’Osservatorio Astronomico.

Un omaggio a un giovane carabiniere di Caserta, il Natale,  e un giovane  forestale di Assergi, padre di cinque figli.

Un episodio storico che si consumò ad Assergi, che scosse la nostra comunità. Il sito: "Assergi Racconta", ha ricostruito la vicenda, attraverso le testimonianze dei figli del Vitocco  e del soccorritore Costanzo Alloggia.
Si trattò di un'azione di guerra, un'azione coordinata nella quale reparti di terra si incaricarono di spianare la strada per facilitare l'atterraggio a Campo Imperatore di alianti che portavano soldati  che avevano il compito di liberare il Duce.
Le truppe tedesche, che viaggiavano all'interno di motorette munite di mitraglia, costrinsero alla resa un drappello di carabinieri che presidiava la strada verso la Base della Funivia ( all'altezza della cas Cocc , per intenderci). Un carabiniere, per l'appunto il Natale, rimase ucciso, non essendosi accorto che tutto il drappello si era arreso senza nemmenoi sparare un colpo. In un pagliaio poco distante, una guardia campestre, Pasquale Vitocco, avvedutosi del trambusto e temendo forse per sè e per la sua famiglia, pensò di uscire e darsi alla fuga attraverso un viottolo che conduceva al paese ( alla Porta del Colle, per essere precisi ), ma alcuni soldati tedeschi lo avvistarono e, temendo, a motivo della divisa di guardia forestale che indossava, che avesse intenzione di chiamare rinforzi, gli spararono, ferendolo gravemente. L'episodio avveniva ad Assergi, all'altezza della località detta Fraunil

Soccorso poi da Costanzo Alloggia e dalla moglie che subito lo raggiunse, fu condotto alla casa della "Maestra Battista Sacco" (in prossimità della Porta dell'Orologio).

Successivamente fu portato all'ospedale dell'Aquila su di una camionetta degli stessi soldati tedeschi che nel frattempo si erano resi conto del tragico errore.

 


 


 



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