Anche da L'Aquila l'omaggio alle vittime di Contigliano

 

 

 

 Ieri, in occasione dell’ottantesimo anniversario della tragedia di Contigliano, una delegazione del Supporters’ Trust L’Aquila me’ ha raggiunto il borgo reatino per commemorare l’incidente ferroviario – avvenuto non lontano dalla stazione contiglianese – che il 3 ottobre 1936 coinvolse la littorina sulla quale aveva preso posto, diretta a Verona per la quarta giornata del campionato di Serie B 1936-1937, L’Aquila calcio. Ecco il resoconto dell’iniziativa tratto dal profilo Facebook L’Aquila me’ supporters’ trust. «L’impatto provocò almeno quindici vittime – incluso l’allenatore della formazione rossoblù Attilio Buratti – e 69 feriti, tra cui molti dei giocatori della compagine aquilana, segnando una drammatica battuta d’arresto nell’ascesa di un club che era stato capace di conquistare in appena tre annate dalla propria fondazione la promozione in B. L’Aquila me’, insieme al Comune di Contigliano e con la collaborazione della società L’Aquila calcio 1927, ha reso omaggio a tutte le vittime di quella tragedia e di ogni altro incidente ferroviario, e più in generale ai protagonisti di una fase epica della storia rossoblù, tramite l’apposizione di una lapide commemorativa del sinistro sopra la banchina della stazione ferroviaria contiglianese. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri, in rappresentanza della locale comunità, il sindaco di Contigliano Angelo Toni, l’assessore alle politiche sociali Loredana Pacifico, il parroco del paese don Ercole La Pietra, alcuni tesserati della società Contigliano calcio e una scolaresca dell’Istituto comprensivo “Antonio Malfatti”. L’Aquila calcio 1927 è stata invece rappresentata dal suo massimo esponente, il presidente Corrado Chiodi. Al termine dello svelamento e della benedizione della lapide, tutti si sono trasferiti nella sede della Biblioteca comunale del paese, dove i rappresentanti del “Supporters’ Trust” hanno ripercorso i tragici fatti del 3 ottobre di 80 anni fa, contestualizzandoli nelle vicende complessive del territorio sabino e dei primordi del calcio aquilano. La presentazione è stata arricchita da documenti inediti e dalla preziose testimonianze di due familiari di persone sopravvissute all’incidente: Nella Marchetti e Brunella Simeoni».

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo