Univaq festeggia i 50 anni di Fisica a L'Aquila

 

 

 

Verranno celebrati nei giorni 14 e 15 ottobre al Polo Universitario di Coppito, presso l'edificio Alan Turing e quello così detto di Coppito 1 che, per l'occasione, verrà intitolato al prof. Renato Ricamo, giunto nel 1965 in città, da Catania, per istituire l'insegnamento della Fisica. "La storia della fisica, a L'Aquila, è quasi coincidente con la giovane esistenza dell'Università", ha inteso sottolineare la rettrice Paola Inverardi. "A dire che, sin dall'inizio, ha rappresentato un elemento caratterizzante l'offerta formativa d'Ateneo". Non solo per il corso di laurea, "la Fisica è stata disciplina costituente il corso in Ingegneria".

Il primo seme dell'Univaq, insomma, "è stata la vocazione scientifico-tecnologica, accompagnata, subito dopo, con quella umanistica".

Dunque, l'evento del 14 e 15 ottobre, organizzato dal Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche sotto la guida scientifica organizzativa del prof. Emerito Guido Visconti, il primo laureato in Fisica dell'Università degli Studi dell'Aquila, nel 1966, e del professor Luca Ottaviano, servirà a raccontare una lunga storia di studio e passione, sotto lo slogan 'Identificare per essere identificati'. Slogan che racconta lo spirito dell'iniziativa: "Riuniremo ex alunni, professori e personale tecnico-amministrativo, persone che, in ruoli diversi, hanno sostenuto con lavoro, passione, studio, creatività e rigore scientifico la crescita della fisica a L'Aquila", ha spiegato Luca Ottaviano. "Un modo, appunto, per identificarci: così, ci siamo resi conto che sono stati 660 i laureati in questi 50 anni, 140 i dottorati: pertanto, 800 persone hanno ottenuto un titolo dall'Università degli studi dell'Aquila e molti tra loro hanno avuto una carriera ricca di successi". Alcuni saranno a L'Aquila per i giorni di festa, e riceveranno una targa ricordo dell'evento.

Non solo: dodici 'ex alunni' selezionati tra coloro che hanno ottenuto la laurea o il dottorato, la 'Sporca dozzina' come sono stati chiamati ironicamente, avranno il compito di 'passare il testimone' a 11 nuovi laureati, con la consegna dei diplomi di Laurea a seguito della sessione di dissertazione della loro tesi. "Sarà un modo per prendere consapevolezza di quello che è stato costruito in 50 anni", ha ribadito Inverardi, "di cosa hanno significato in termini di professionalità d'eccellenza esportate nazionalmente e internazionalmente". Cinquant'anni sono relativamente pochi, "eppure sono stati sufficienti per costruire una capacità di formazione che si permette di esportare conoscenza in altri luoghi", ha rivendicato la Rettrice. Aggiungendo che il dipartimento di Chimica e Fisica, l'anno passato, è stato l'unico a registrare un aumento di immatricolati "e quest'anno, seppure sia ancora presto per dirlo, il numero di iscritti ha già raggiunto quello dell'anno scorso". Un segno di vitalità importante per quest'area scientifica.

E d'altra parte, l'insegnamento della Fisica presso l'Ateneo aquilano - ha aggiunto il direttore del Dipartimento, il prof. Antonio Mecozzi - "ha proprio fondato la fisica su questo territorio che oggi ha assunto una rilevanza nazionale e mondiale con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e il GSSI, realtà che, altrimenti, non sarebbero esistite". Evidentemente, "il territorio aveva già una particolare vocazione, se è vero che il primo laureato del 1966, il prof. Emerito Guido Visconti appunto, è diventato un membro dell'Accademia dei Lincei". Visconti, tra l'altro, con il collega Gianni Pitari, ha partecipato agli studi sui cambiamenti climatici del Pianeta per cponto dell'IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change - cui è stato conferito il Premio Nobel per la Pace nel 2007.

"Posso dire che l'esaltazione del primo laureato in Fisica non mi emoziona molto", si è schernito il professore Emerito. "All'epoca, infatti, conoscevo i limiti dell'Università e dovetti andare negli Stati Uniti per rifarmi una verginità. La soddisfazione è che, negli anni, abbiamo laureato tanti giovani che, oggi, sono il nostro vanto, al lavoro con ruoli importanti nei principali laboratori d'Italia e del Mondo". Anche Visconti ha voluto sottolineare come la vocazione fisica che il territorio esprime oggi discenda, senza dubbio, dall'istituzione dell'insegnamento di Fisica presso l'Ateneo.

"Ci vogliono anni per costruire risultati di questo genere", ha concluso Inverardi. "Si costruiscono con una politica capace di valorizzare al meglio quello che si ha. Quello che siamo oggi, non va dimenticato, lo dobbiamo a questi 50 anni di storia. Qui a L'Aquila, abbiamo sviluppato un certo numero di branche della fisica, a significativi livelli di prestigio".

Il programma della due giorni di celebrazioni potete consultarlo al sito http://www.aquila.infn.it/50fis/index.php/programma/.

Un'ultima battuta, è stata dedicata - non poteva essere altrimenti - al conferimento del Premio Nobel per la Fisica che è andato a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz per i loro studi sulle transizioni di fase topologiche e per le fasi topologiche della materia. In molti, speravano il Nobel fosse assegnato alla scoperta delle 'onde gravitazionali' che ha coinvolto anche il Rettore e i ricercatori del Gssi, "l'evidenza sperimentale tuttavia - ha chiarito Ottaviano - ha bisogno di conferme, andrà validata con altri risultati". A dire che il Premio potrebbe arrivare, ma ci vorrà del tempo.

di  - da NewsTown -.



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