Cavalli nella chiesetta di Campo Imperatore, condanna a 10 mesi di reclusione

L’avvocato Massimo Carosi, citando in aula un passaggio del famoso “Cantico delle Creature”, è riuscito a convincere il giudice del Tribunale sull’insussistenza delle offese alla religione, non per i danneggiamenti.

Sono stati condannati a 10 mesi di reclusione dal giudice Giuseppe Romano Gargarella i due escursionisti svizzeri che la notte del 12 settembre 2014 trovarono riparo coi loro due cavalli nella chiesetta della Madonna della Neve, sul piazzale di Campo Imperatore.

Si tratta della 55enne Gabriele Reutimann e del 69enne Felix Rudolf
Muntwiler, nel luogo di culto benedetto da Papa Wojtyla, i due entrarono con i cavalli, danneggiando la pavimentazione e lasciandovi gli escrementi degli animali. Nel corso dell’arringa, l’avvocato Carosi ha cercato di dimostrare come la condotta dei due turisti non fosse connotata da alcuna violazione. Respinte anche le accuse di danneggiamenti che non hanno convinto il giudice che ha inflitto per la coppia la condanna a 10 mesi di reclusione.

Il piccolo Santuario realizzato nel 1934 fu ristrutturato nel 1992 dagli alpini in congedo e benedetto l’anno dopo da Papa Wojtyla. 

Le indagini erano state portate avanti dai carabinieri del Comando Stazione di Assergi, coordinati dal comandante Pasquale Liaci. Seguì una denuncia del parroco, don Vito Isacchi, per conto della Curia. La vicenda indispettì non poco il Gruppo Alpini di Assergi che da anni si occupano della piccola chiesa. Gli Alpini erano stati avvisati della situazione con una telefonata dal custode dell’osservatorio astronomico di Campo Imperatore. Dato che gli animali sentivano freddo, e occorreva loro un ricovero, qualcuno aveva segnalato ai turisti un posto riparato, ma loro li avevano messi lì. La porta a due ante, una tenuta dai paletti, l’altra a molla, che è sempre chiusa, era stata fissata dall’interno con un bastone di traverso per tenerla ferma. Il capogruppo degli Alpini di Assergi Antonio Massimi ricorda: "Siamo andati la mattina a sistemare e alcuni avevano già dato una pulita, poi noi abbiamo disinfettato anche con l’acido".



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