L’elisoccorso conteso È caro, ma finalmente volerà anche di notte

 

 

 

I vigili del fuoco possono gestire, come chiedono tramite il sindacato Conapo, l'elisoccorso? Una sentenza del 2013 del Consiglio di Stato sancisce la legittimità di convenzioni tra Regioni e vigili del fuoco; senonché, l'autorità garante della concorrenza ha, però, espresso nel 2014 un avviso sfavorevole all'affidamento diretto. Ci sono però anche altre sentenze del Consiglio di Stato in cui si ribadisce l'inopportunità dell'utilizzo dei vigili del fuoco. E per quanto riguarda l'affidamento del servizio di elisoccorso della Sardegna ai vigili del fuoco, l'assessore Paolucci precisa che «è temporaneo».L'AQUILA Qual è il prezzo giusto affinché anche in Abruzzo possa svolgersi un efficace e regolare servizio pubblico di elisoccorso? E come dev’essere impostato tale servizio? Da chi dev’essere svolto? Sono queste le domande che ruotano intorno a uno dei più grandi e tormentati appalti della Sanità per i prossimi cinque anni. Uno dei più cari ma anche uno dei più delicati considerato il numero degli interventi effettuati ogni anno e le vite salvate. Una fetta di sanità che per antonomasia si basa su operatività, sveltezza, azione. E che suo malgrado è finita nel ciclone delle polemiche politiche e nei dossier giornalistici nati, in particolare, sui costi dell'appalto a privati, che fanno il paio con la polemica sul riassetto della rete sanitaria su cui sta lavorando la giunta D'Alfonso. E allora nel mare magnum delle informazioni e controinformazioni che si susseguono, coinvolgendo anche la discussione sull'opportunità di affidare la gestione dell'elisoccorso ai vigili del fuoco come accade in altre regioni (Liguria e Sardegna), abbiamo cercato di capire come funziona e come evolverà, visto che il servizio di elisoccorso è oggetto anche di una riorganizzazione prevista da un decreto (gennaio 2015) del commissario ad acta della Sanità. In base al quale in Abruzzo la dotazione dev’essere di due elicotteri, uno con base all'Aquila e l'altro a Pescara (più uno in stand by). ORGANIZZAZIONE. La scelta di due basi di elisoccorso è confermata nonostante le indicazioni ministeriali ne prevedano una soltanto fino a 600 interventi l'anno. Una scelta "di responsabilità", come spiega il direttore dell'agenzia sanitaria regionale Alfonso Mascitelli, che segue in prima persona la riorganizzazione del servizio. «Responsabilità perché», aggiunge, «confermando le due basi si vuole puntare a coprire tutto il territorio con l'emergenza su volo aereo». La riorganizzazione comtempla un'implementazione e riqualificazione delle elisuperfici, individuate le sedi delle basi operative e stabiliti 23 punti di atterraggio a supporto delle basi Hems (Helicopter emergency medical service), operativi a tutti gli effetti. I punti di atterraggio sono ad Atessa (nella tabella le aree individuate), Atri, Avezzano, Casoli, Castel di Sangro, Chieti, Fontecchio, Gissi, Giulianova, Guardiagrele, Lanciano, L'Aquila, Ortona, Penne, Pescina, Popoli, Sant'Omero, Sulmona, Tagliacozzo, Teramo, Vasto. APPALTO DAVVERO COSì COSTOSO? Dal capitolato di gara aggiudicato a giugno dalla Asl di Pescara (stazione appaltante), emerge una cifra da capogiro, che ha sollevato non poche polemiche e dubbi: 77,7 milioni di euro. Cifra che rappresenta, «l'ammontare complessivo a base di gara e non quello effettivamente speso», come spiega l'assessore alla Sanità, Silvio Paolucci. Nei 77 milioni e passa sono compresi 5,7 milioni "teorici" previsti per l'eventuale utilizzo dell'elicottero in orario notturno, servizio fino ad oggi non operativo in Abruzzo. Il reale costo del servizio sanitario con elicotteri ammonterebbe così a 31,7 milioni di euro in cinque anni. Ad esso va inoltre applicato il ribasso del 15,43%. «Comunque 26 milioni di euro sono uno sproposito, affidandolo il servizio ai vigili del fuoco costerebbe meno di un terzo», affermano Daniele Sbarassa ed Elio D’Annibale, rispettivamente componente della segreteria nazionale del Conapo e segretario provinciale dell’Aquila dello stesso sindacato, che aggiungono: «Con 26 milioni di euro, se solo si affidasse il servizio ai vigili del fuoco analogamente a quanto è stato già fatto in altre Regioni, si può stipulare una convenzione ventennale». «La Regione Marche», replica l'assessore, «la cui popolazione di 1,5 milioni di abitanti è confrontabile con quella di Abruzzo e Molise, ha in previsione un'estensione del servizio anche di notte, con costi che saliranno a oltre 7 milioni di euro all'anno (nel 2005 erano 5,5): un piano finanziario sovrapponibile al nostro». Attualmente il costo del servizio di elisoccorso costa all'Abruzzo circa 4,5 milioni all'anno. ELISOCCORSO NOTTURNO. Occorre adeguare soprattutto le elisuperfici a servizio delle aree disagiate e dei presidi in cui sono stati dismessi i Punti nascita. Requisiti importanti e stringenti previsti dall'Enac,ente dell'Aviazione civile: perché un conto è atterrare in un campo sportivo di giorno con un volo a vista, un altro è farlo di notte. Marianna Gianforte
di Marianna Gianforte - da Il Centro -


 



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