Alloggi del Progetto Case al freddo La protesta degli inquilini

 

 

 

 Nonostante il sindaco Massimo Cialente abbia firmato l’ordinanza che ha anticipato al 12 ottobre la riaccensione delle caldaie, ci sono alloggi provvisori ancora al freddo. I cittadini su Facebook si interrogano sulle motivazioni: «Gli impianti di riscaldamento del progetto Case di Gignano non sono accesi: Guerrato dice che è colpa del Comune, perché ancora deve installare i contabilizzatori e di reclamare quindi col Comune. Come faranno le persone anziane? Ci sono meno di 17 gradi all'interno degli appartamenti. Vi prego di fare qualcosa». Un’altra signora ha chiamato ieri pomeriggio in redazione, sempre da Gignano: «Sono tornata adesso dal lavoro e scopro che la casa è al gelo, ho mia madre anziana che rischia di ammalarsi. E tutto questo accade dopo che noi abbiamo sempre pagato le bollette anche quando ci hanno fatto pagare a metro quadro e quindi in maniera non giusta. E adesso nonostante ciò ci troviamo in questa incredibile situazione. Segnalate questo problema, è un vero scandalo». Stessa situazione a Paganica 2, dove le caldaie non funzionano e il termostato segna 15 gradi, e al piano case di Sant’Antonio: «Qualcuno è così gentile da dirmi chi fa la manutenzione del riscaldamento a Sant'Antonio? Non funzionano i termosifoni in nessuna piastra» è il grido di allarme. Gli assegnatari a questo punto sono esasperati: «Non mi sembra giusto che ci siano problemi di questo tipo. Il freddo è arrivato e i termosifoni sono necessari, soprattutto per chi ha bambini o anziani. Potevano aspettare ancora un po’ per iniziare i lavori: accendete i termosifoni, e subito!». Grossi problemi vengono segnalati anche al piano Case nei pressi del Nucleo industriale di Sassa. Da Tempera invece scrive Alfonso De Amicis: «Spesso in molti si dichiarano difensori dei più deboli e in tal caso i vecchi e i bambini sono sempre i soggetti più esposti. Il Piano Case di Tempera come tutti è abitato soprattutto da bimbi e anziani, spesso i più esposti ai cambi di stagione e sensibili ai primi freddi cagionevoli. Il sindaco aveva promesso una rapida accensione dei termosifoni che tuttavia non c'è stata con la conseguenza che molti già ne stanno pagando le conseguenze. L'augurio è quello che subito si provveda a quanto dovuto».
 



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