Stazionarie le condizioni dell’intossicato dai funghi

 

 

 

Sono stazionarie le condizioni di Fernando Di Curzio, l’ex manovale della frazione di Piedi La Villa di Tornimparte che martedì sera è rimasto intossicato dall’Amanita Phalloides, il fungo più velenoso al mondo. Di Curzio è ricoverato al centro trapianti del Gemelli di Roma da giovedì, quando le transaminasi e altri valori epatici hanno registrato livelli spreoccupanti. Rispetto alle sue condizioni di venerdì i parametri clinici sono stabili, ma resta sotto osservazione in quanto potrebbe essere necessario un trapianto di fegato. L’Amanita Phalloides, infatti, produce una sindrome definita a lunga incubazione (dalle 6 alle 48 ore) dopo averla ingerita, poi c’è quasi sempre una fase di latenza con assenza di sintomatologia. «Seguono poi i fenomeni gastroenterici con vomito, diarrea e altri sintomi. Dopo questa fase», spiega il micologo del centro regionale dell’Arta Giacomo Attili, «segue un periodo di relativo benessere, ma aumentano i parametri clinici che sono indice di necrosi epatica in atto». Ed è questa la fase in cui si trova il paziente. Il micologo precisa anche che «nella casistica clinica ci sono state situazioni in cui persone con transaminasi molto alte hanno avuto miglioramenti».

 



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