Commozione ai funerali dell’ex dipendente dell’Asl scivolato in montagna a Barisciano

 

 

 

 «Ognuno sulla terra ha un suo percorso, e quando arriva il momento non c’è niente da fare». Le parole di don Hyginus Emeka Ogudu, da una settimana parroco di Barisciano, tentano di squarciare la cappa di dolore dei parenti e degli amici di Anania Giannangeli, morto tre giorni fa mentre era a caccia nell’area detta del Colle, tra Barisciano e Picenze. Fatale per il 71enne, originario di Barisciano, è stata la caduta da un’altezza di circa 4 metri. Al funerale, ieri pomeriggio, a Barisciano, nella chiesetta di San Maurizio donata dagli alpini subito dopo il sisma, hanno partecipato un centinaio di persone. Insieme ai familiari affranti c’erano il sindaco di Barisciano Francesco Di Paolo, gli amici di caccia e i “ragazzi” della classe del ’45. «Quando avviene una tragedia come questa, così improvvisa, non serve andare a cercare delle colpe», ha spiegato il parroco, «ognuno ha il suo momento. Adesso Anania è nelle mani del Signore». Al termine della funzione religiosa la salma è stata tumulata nella cappella di famiglia nel cimitero di Barisciano. Il dramma si è consumato nella serata di venerdì scorso quando Anania Giannangeli, ex dipendente Asl. conosciuto col soprannome di “Niuccio”, stava rientrando dopo una giornata all’aria aperta con gli amici. Mentre stava camminando in una zona scoscesa denominata “Colle”, nei pressi di un serbatoio, vicino alla frazione di Picenze, è caduto battendo la testa. I carabinieri coordinati dal capitano Francesco Nacca, dopo aver ascoltato le persone che avevano partecipato all’escursione, sono arrivati alla conclusione che si sia trattato di un incidente.

- da Il Centro -

 



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