I Consigli territoriali di partecipazione «Il nuovo Prg arriva tardi e male»

 

 

 

«Lo strumento di pianificazione per eccellenza, che dovrebbe governare il territorio per qualche lustro, arriva tardi e male». E' dura la critica mossa al nascituro nuovo Prg mossa da molti Consigli territoriali di partecipazione. «Arriva tardi - dicono - perché, pur essendo priorità nel programma di mandato 2012 del sindaco, arriva agli sgoccioli della consiliatura e del doppio mandato sindacale. La discussione, a detta del Sindaco, si sarebbe esaurita con la richiesta di contributi ai Ctp, tra l'altro imponendo agli stessi tempi strettissimi. Strumentalmente si è ritenuto che i soli Ctp, peraltro con due territori senza Ctp costituiti, potessero sostituire un dibattito culturale che coinvolgesse i cittadini, i portatori di interesse, l'associazionismo, gli Ordini professionali, l'Università e il cespicante Urban Center. L'amministrazione avrebbe dovuto rinvigorire il dibattito, attivando veri percorsi partecipativi. Arriva male la scelta di non redigere piani di riqualificazione della periferia e del centro storico e la sostituzione delle discipline della pianificazione, composizione e restauro con le parole magiche di come era e dove era ha delegato di fatto ai privati ogni podestà».
 



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