Per il Pd la ricostruzione delle frazioni non è ferma...

 

 

 

 

“È evidente a tutti che sono ancora pochi i cantieri partiti nelle frazioni, ma è scorretto affermare che la ricostruzione è al palo” così il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, nel corso di una conferenza stampa convocata per focalizzare lo stato dell’arte della ricostruzione nelle 49 frazioni aquilane. Una storia complessa, quella dei borghi distrutti dal sisma alle pendici del capoluogo che Palumbo, col suo gruppo consiliare, ha voluto ricostruire, anche per far comprendere nei vari passaggi le ragioni dei tanti ritardi. Un anno dopo l’approvazione del Piano di ricostruzione, nel 2012, L’Aquila uscì dal commissariamento ma nessuna pratica delle frazioni era stata vista dalla filiera, un cronoprogramma votato dal Consiglio comunale stabilì le priorità, anche sulle frazioni, in base al grado di distruzione e alla densità abitativa, “nel 2014 – ha ricordato il capogruppo – si consumò lo scontro con Aielli che aveva deciso di non dare seguito agli indirizzi del Consiglio, mentre le opposizioni non ebbero nulla da ridire sull'atteggiamento del coordinatore dell’Ufficio speciale”. Alle dimissioni del capo Usra seguì un periodo di vacatio, coperto poi da Raniero Fabrizi che s’è insediato nella primavera del 2015, “la situazione sulle frazioni in quel periodo era questa: 34 schede parametriche parte prima istruite e zero parte seconda”, al coordinatore il gruppo consiliare chiese “di recuperare l'enorme ritardo accumulato ed ad un anno e mezzo di distanza, la situazione di oggi è 233 schede parte prima istruite e 44 nella parte seconda, per un totale di 45milioni di euro di finanziamento”. Un passo in avanti “dovuto anche allo stanziamento di 5miliardi di euro nella Finanziaria 2015, che ci consente oggi di pubblicare elenchi ogni due o tre mesi, mentre prima i tempi erano uno o due anni, in un anno e mezzo si è fatto tanto di più di quanto non si fosse fatto nei sei anni precedenti” ha sottolineato il capogruppo, descrivendo il trend sempre più positivo “ad esempio con il 14mo elenco dello scorso dicembre, sono state finanziate pratiche per le frazioni per 4milioni di euro e molte schede parametriche parte prima; il 17mo di ottobre, con molte schede parte seconda, finanzia 32milioni di euro”. Secondo le ricostruzioni del gruppo consiliare, l’Ufficio speciale avrebbe finalmente imboccato la strada giusta, per cui sarebbe a questo punto inutile proporre “le varie ricette con un Ufficio per la ricostruzione delle frazioni oppure un Ufficio unico per L’Aquila più il cratere o ancora un fondo dedicato alle frazioni” per il Pd, non avrebbe alcun senso. In questo momento l’Usra produrrebbe più pratiche di quante si traducono poi nell’apertura dei cantieri, ostacolo dovuto alle “difficoltà nell'ottenimento del titolo edilizio, per il fatto che quasi tutti gli aggregati non sono a posto sotto il profilo catastale o delle procedure di condono quasi mai portate a termine. Siamo addirittura al paradosso che non abbiamo pratiche da inserire negli elenchi”. Per l’intoppo al Genio Civile, stanno lavorando “a livello regionale per cercare di risolvere con uno strumento di legge la carenza di risorse umane, sperando di poter contrattualizzare un certo numero di tecnici”. Ed ancora altri aggiustamenti per snellire le procedure sulle istruttorie e per poter demolire anche quando la Sovrintendenza boccia l’iter, domani andrà infatti in seconda commissione la revisione in tal senso delle Norme tecniche d’attuazione, rivedendo anche i criteri per gli incrementi degli elementi di pregio, per circa 200 euro in più, per gli interventi di conservazione. Se andranno di questo passo, già nel 2017 sarà possibile registrare, secondo i consiglieri, un deciso passo in avanti anche nei centri storici delle frazioni.

 



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