Sisma, si alla commissione d'inchiesta

 

 

 

 

L’Aula del Senato ha dato il via libera all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma de L’Aquila nel 2009. I Sì sono stati 172, nessun no e 2 astenuti. Si tratta di una commissione monocamerale e avrà il compito di indagare sulla gestione delle risorse, sulla regolarità dei lavori e degli appalti, sulle misure di sicurezza, sulla successione delle ordinanze.

La prima firmataria e promotrice di questa proposta è la senatrice aquilana Stefania Pezzopane, che esprime la sua soddisfazione dal suo profilio facebook:
"E' stata appena approvata dal Senato la legge che istituisce la Commissione d'inchiesta per accertare quanto accaduto il 6 aprile 2009 in Abruzzo, le procedure adottate, le responsabilità, gli errori. Per sottolineare la necessità di una legge organica ed un sistema di prevenzione ed intervento efficace ed equo. Avevo presentato una apposita proposta di legge per raggiungere questo obiettivo, unificata dal sapiente lavoro del relatore Stefano Vaccari con le proposte di altri gruppi.
"Alle 3.32 quella mattina ero a L'Aquila, ero presidente della Provincia, nessuno di noi aveva il manuale del buon terremotato. Nessuno di noi sapeva cosa doveva fare per assistere, aiutare, sostenere le persone nell'emergenza e poi impostare la ricostruzione. Il primo obiettivo della Commissione monocamerale di inchiesta approvata oggi dal Senato, sulla base di 2 proposte tra cui la mia, è fare in modo che nessun amministratore si trovi più in quella condizione, perché tutti i ritardi e gli errori che abbiamo scontato noi aquilani non ricadano più su nessun altro".
"La Commissione di inchiesta, composta da 20 senatori, avrà 6 mesi per indagare sulla gestione dell'emergenza, sull'affastellarsi delle ordinanze, sulle leggi contraddittorie, sull'esclusione dei comuni e degli enti locali dal potere di decisione, fino al 2012, sugli strumenti e le procedure per la ricostruzione. Dopo il sisma del 2009, sia nella gestione dell'emergenza che della ricostruzione si sono verificati cortocircuiti ed errori che non vanno più ripetuti. Già il decreto emanato dopo il sisma del 24 agosto risolve positivamente tante criticità di allora, per esempio finanziando al 100% la ricostruzione anche delle seconde case nei comuni del cratere. Provvedimento che non fu adottato a L'Aquila, osteggiato dal governo e dalla maggioranza di allora, e che comportò uno stallo nella ricostruzione dei centri storici che solo grazie al Pd e al governo Renzi è in via di superamento. Con questa commissione di inchiesta non vogliamo criminalizzare nessuno, ma imparare dal passato,per arrivare magari ad una legge organica sulle catastrofi e a contribuire al programma 'Casa Italia' per la prevenzione antisismica".



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