Cinghiali, scontro tra squadre venatorie...

 Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva finalizzata ad annullare la delibera del Comitato di gestione dell’Ambito territoriale di caccia (Atc) nella parte in cui approva la costituzione di una zona affidata alla squadra di caccia al cinghiale “Solengo Termine”. Questo a fronte dell’opposizione di altre due squadre che in sostanza si sono viste limitare l’area di azione, ovvero “I mercenari” e “Li Ferrari”. Per adesso tutto resta come prima ma ci sarà un’udienza nel merito il 24 maggio del prossimo anno. La partita, dunque, è ancora tutta da giocare, ma ci vorrà tempo per definirla. «Considerato», scrivono i magistrati, «che le esigenze cautelari dei ricorrenti di esercitare la caccia su una maggiore superficie originariamente assegnata e poi decurtata dal provvedimento impugnato, appaiono recessive, a fronte dell’interesse pubblico sul corretto andamento della stagione venatoria in corso, che sarebbe compromesso da una nuova perimetrazione delle squadre interessate, ritenuto, tuttavia, che le esigenze dei ricorrenti sono apprezzabili e tutelabili con la sollecita definizione del giudizio di merito, si fissa l’udienza pubblica per il 24 maggio 2107». «La richiesta di sospensiva degli effetti del provvedimenti impugnato», si legge nel ricorso dell’avvocato Emilio Bafile per conto dell’Atc, «difetta di parvenza di buon diritto e non sussiste un pericolo causato dal ritardo visto che le squadre ricorrenti hanno a disposizione idonee superfici con territori vocati alla caccia al cinghiale e, attualmente, per quanto riguarda l’Atc, stanno cacciando normalmente». «Per quanto possa occorrere», dice il legale, «si rileva che nell’Ambito di caccia dell’Aquila operano per l’annata venatoria in corso ben 32 squadre, con equa ripartizione, per quanto possibile, del territorio, e la riprova della valida e imparziale gestione dell’Atc è data dal fatto che a lamentarsi sono solo le due squadre ricorrenti». «Con delibera del 14 settembre scorso», dice ancora il legale, «l’Atc aquilano, nell’ottica e rispetto dei diritti di tutti i cacciatori, ha dato la possibilità di fare l’attività ai cacciatori delle zone terremotate per fare in modo che anche le persone afflitte dal sisma possano comunque continuare gratuitamente la loro passione». L’avvocato definisce «egoistici i desideri dei ricorrenti».

- da Il Centro -



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