Terremoto: Colledara fuori caratere, critico il sindaco

 

 

 

 

 "In qualita' di primo cittadino del comune di Colledara e' doveroso commentare quanto avvenuto nella giornata di sabato scorso dopo l'incontro con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso che ha anticipato quella che sara' l'individuazione del nuovo cratere sismico. Duole verificare che purtroppo nonostante le ripetute sollecitazioni, la richiesta di attenzione per i nostri territori, tutto l'impegno profuso dalla mia amministrazione e dai nostri dipendenti che dal fine agosto lavorano costantemente per gestire l'emergenza, ci si trovi a dover mediare su come poter trovare delle misure compensative ad una scelta che ritenere totalmente incomprensibile e' un complimento". Lo scrive il sindaco di Colledara Manuele Tiberi. "Dal 24 di agosto - afferma - non si e' mai avuta la possibilita' di discutere, condividere e verificare globalmente la situazione creatasi a seguito dello sciame sismico che ha investito il nostro territorio. Si e' raccontato nelle televisioni regionali, scritto in tutti i quotidiani e addirittura nel Times di Londra, ma sembra che a Colledara il terremoto non ci sia stato, ora saro' costretto ad inviare una mail in Inghilterra per dire che gli immobili 'bombardati' che hanno fotografato 'risalgono alla seconda guerra mondiale' e non sono stati danneggiati il 30 ottobre 2016. Sin dalle prime ore dal'evento, prima come persone e poi come amministratori - sottolinea Tiberii - abbiamo gestito le criticita' e i 129 sfollati. Al momento sono presenti tre zone rosse, una scuola e' inagibile, 12 chiese danneggiate e inagibili, tutti i cimiteri chiusi, anche il campo sportivo comunale e' chiuso e alcune strade sono state interdette al traffico. Le istituzioni sono state costantemente aggiornate dei danni e dei numeri, si pensi solo che le famiglie senza casa sono maggiori rispetto al 2009. Adesso ci aspettiamo che anche i nostri politici facciano qualcosa perche' non si puo' sostenere, in questo momento di difficolta' economica della popolazione e delle piccole amministrazioni comunali, che le agevolazioni derivanti dall'inserimento nel cratere sismico siano ininfluenti. Per un comune come il mio, poter spendere 150.000 euro bloccati dal famoso patto di stabilita' significa dare numerose risposte agli innumerevoli problemi presenti nel territorio. Poter assumere personale, implica fornire un miglior servizio ad un cittadino, accelerare il processo di ricostruzione, assistere meglio la popolazione coinvolta in questa tragedia. Se si vuole aiutare veramente le nostre zone per evitare uno spopolamento irreversibile - aggiunge il sindaco - e' necessario, come fatto per altri comuni del teramano, che chi di dovere faccia e metta in atto tutto il possibile per portare a casa il miglior risultato. In 27 mesi da amministratore scopro con molto stupore che Colledara e' il paese piu' 'ricco' di tutta la zona Montana della provincia di Teramo, perche' non ha i parametri per essere inserito nelle aree interne e che addirittura dal 30 ottobre 2016 e' diventato 'antisismico'. Cratere o non cratere, sisma o non sisma, da oggi torneremo ad operare, come prima e piu' di prima, per lo sviluppo del nostro territorio. Non ci fermeremo e se necessario faremo ricorso al sistema giudiziario. Confidiamo nella collaborazione delle istituzioni coinvolte affinche' il nostro non diventi il Comune del No-Terremoto. Il presidente della Regione ci ha garantito che in settimana tornera' nelle nostre zone e speriamo che questi giorni siano utili per ripensare alle scelte fatte, analizzare meglio le reali condizioni dei nostri territori, per evitare alla mia popolazione di essere 'cittadini teramani di serie B', commenta infine il sindaco Manuele Tiberi.
 



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