Il 2017 sarà l’anno buono per la ricostruzione delle frazioni...non per Assergi

 

 

 

Cinquanta milioni di contributi sono già disponibili, altri 30 sono in istruttoria, ma la ricostruzione nelle frazioni non prende il volo. Nel corso dell’ultimo anno l’esame delle pratiche ha subìto una forte accelerazione, tanto da far sperare che il 2017 possa essere davvero l’anno dei cantieri per le frazioni “prioritarie”, nessuna ricostruzione imminente per il borgo di Assergi, che non è stato inserito tra le frazioni prioritarie.

Della questione si è discusso alcuni giorni fa nella commissione territorio, convocata dal consigliere Enrico Perilli, a quasi otto anni dal sisma. «Il problema delle frazioni» dice Perilli «rimane lo spopolamento. È un bene che ci sia stata questa accelerazione, per scongiurare l’abbandono dei centri storici, nei quali vivevano per lo più anziani. Certamente serviranno anche politiche per incentivare le persone a tornare in queste zone». L’assessore Pietro Di Stefano, titolare di una delega pesantissima, quella della ricostruzione privata, in tutti questi anni un’idea se l’è fatta circa le vicissitudini che finora hanno contrassegnato il ritorno alla normalità nelle frazioni. E non è stata sempre colpa dei ritardi nell’esame delle pratiche. «Certo» dice «le pratiche si possono esaminare quando vengono presentate. Senza pratiche, niente istruttoria. Adesso» aggiunge «abbiamo iniziato a chiedere le schede parametriche “parte seconda”. Il problema maggiore è che non presentano i progetti, quando lo fanno ci sono le anomalie». Che tipo di anomalie? «Spesso incontri qualcosa di abusivo, spesso incontri difficoltà nella ricomposizione delle proprietà». Questi problemi, sottolinea l’assessore, sono stati riscontrati in misura di gran lunga superiore rispetto al centro storico dell’Aquila. «Nelle frazioni, inoltre» sottolinea «è più alto il tasso di litigiosità nei vari aggregati. Tanto per citare una delle tredici frazioni prioritarie, che è Onna, due terzi dei progetti finanziati non partono proprio per questo tipo di problemi». Situazione grosso modo sovrapponibile anche alle altre frazioni prioritarie, che oltre a Onna sono Arischia, Bagno Grande, Ripa di Bagno, Bazzano, Camarda, Civita di Bagno, Colle di Roio, Paganica, Roio Piano, Roio Poggio, San Gregorio, Santa Rufina, Tempera. «Noi diciamo dateci i progetti, perché la difficoltà maggiore» conclude Di Stefano «la scontiamo sul fatto che gli elaborati continuano a non arrivare, oppure, se arrivano e non sono a posto, non presentano le integrazioni. Se avrò la forza e le leggi per farlo dovrò pensare a commissariare queste realtà. Non posso ammettere che ricevono i soldi e i cantieri non partono».

 



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