Nonna Emma ha compiuto 117 anni, è nata il 29 novembre 1899

 

 

 

Nonna Emma ieri ha festeggiato 117 anni, sesta nella classifica di sempre, prima tra i viventi. Succede in Piemonte, nella Pallanza che è un salotto affacciato sul Lago Maggiore. Non c’è più nessuno nato nel XIX secolo. Nessuno tranne lei. Il suo atto di nascita è documentato: 29 novembre 1899. A Civiasco, in Valsesia. Poi il trasferimento in Ossola e poco dopo nel Verbano. Da dove non si è più mossa. Ha attraversato tre secoli e 11 Papi, ma la sua memoria è ferma a Giovanni Paolo II. Dice che vorrebbe incontrarlo, il Papa, ma il nome Francesco non le dice nulla. D’altra parte, in casa non ha radio né tv. Da qualche anno ha una badante, ma il caratterino che l’ha resa forte da giovane non l’ha mai abbandonata, tanto che la chiave dell’armadio che custodisce i suoi ricordi è ancora oggi al sicuro, nel reggiseno.
A modo suo, rispondendo «sto bene» a chi la va a trovare nel minuscolo bilocale di Pallanza (Verbania) da dove non esce da un quarto di secolo. Allora, qual è il trucco per arrivare a 117 anni? La corretta alimentazione, forse? Provate a chiedere a qualunque medico l’autorizzazione a mangiare tre uova al giorno, la risposta sarà che siete pazzi. Lei li ha sempre mangiati. Riempitevi di biscotti e gianduiotti e banane e vi schizzerà il colesterolo. Lei ha esami perfetti. Provate a non uscire di casa per 25 anni, immaginate di non sapere com’è il mare, immedesimatevi seduti su un letto con la coda di gente che viene a osservarvi come allo zoo, e impazzirete. Lei invece ricambia con i sorrisi. A un patto, che il visitatore si presenti con un pacchetto di savoiardi sardi. Li adora, e sono il lasciapassare per un tuffo nell’Ottocento. E ditele che la vedete bene, farà un altro sorriso, perché è anche un po’ narcisista e i complimenti sono graditi. D’altra parte, alzi la mano chi sa come si arriva a 117 anni.


 
 



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