Recuperati sul Gran Sasso tre escursionisti romani

 

 

Pantaloncini corti e scarpe da ginnastica: erano davvero mal equipaggiati i tre escursionisti romani recuperati ieri dal Soccorso Alpino e Speleologico e dall'elicottero del 118 sul Passo del Cannone (2.700 metri di quota), a pochi passi dal rifugio Franchetti, sul versante Nord del Gran Sasso. I tre stavano scendendo sul sentiero estivo che da Corno Grande torna a Campo Imperatore, e forse ingannati dalla splendida giornata, lungo la diagonale che procede per la Sella del Brecciaio, hanno sottovalutato la neve, ma soprattutto le ripide lastre di ghiaccio che si formano sul versante Nord del Gran Sasso, il più impervio.
Nel 2014, in una giornata di novembre per molti aspetti simile a questa, il Passo del Cannone fu invece fatale per i due alpini pugliesi del Nono Reggimento Giovanni De Giorgi e Massimiliano Cassa. A loro infatti, sempre a causa del ghiaccio, un terribile volo di 400 metri non lasciò scampo.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo