Sfollati in ansia, burocrazia tra scartoffie, incertezze, perdite di tempo
Posted by Antonio Giampaoli | 2011-02-10 | Commenti: 3 | Letto 988174 volte
Il problema riguarda le scadenze per gli edifici B e C: ci sono dei termini per la conclusione dei lavori, e in alcuni casi sono scaduti o stanno scadendo. Ma, come è sempre stato, le imprese non hanno realmente terminato i lavori. Nessuno ha pensato prima di esercitare dei controlli? Sicuro pare, come dice Cicchetti, che occorre un provvedimento non semplice per prorogare i termini, esaminato caso per caso lo stato dei lavori. Vuol dire tempo, scartoffie, burocrazia. Gli sfollati, parte debole, vasi do coccio tra i vasi di metallo, cercano affannosamente soluzioni: ospitalità da qualcuno, trasferimento ancora lontano dalla città, comprensione dagli albergatori. Che spesso la dimostrano, ma non possono certo dare ospitalità gratuita. Nel frattempo, il sindaco parla di liusta nera delle imprese. Una lista che avrebbe dovuto esistere da tempo, con severe sanzioni per chi prende in giro i committenti dei lavori. E magari ne assume diversi, senza poterli eseguire nei tempi. Da mesi denunciamo che esistono decine, forse centinaia di cantieri che consistono in semplici impalcature e ponteggi, dietro i quali non appaiono operai. Finti cantieri, per arraffare più commesse e più soldi. Il problema è scoppiato da parecchio tempo, la stampa ne ha parlato, tutti ne sono informati. Per ora, non arrivano soluzioni nè interventi. Come purtroppo è capitato a diverse persone, la sola via che hanno è arrangiarsi. Se questo è il dopoterremoto… Per molti era meglio quando c’era un’assistenza massiccia ed estesa, in attesa di tempi migliori, che non sono arrivati.
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