Operatori del Gran Sasso aquilano chiedono lo stato di calamità

 

 

 

 

“La stagione invernale è ormai compromessa. Senza neve, gli incassi sono scesi fino al 60% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.  Lo hanno detto gli albergatori di Assergi e Fonte Cerreto: Ada Fiordigigli, Fabrizio Bellassai, Maurizio Mucciarelli, Angela Maria Giampaoli, Roberto Santini e il Direttore della “Scuola Sci Assergi Gran Sasso” Luigi Faccia in una conferenza stampa convocata per denunciare le responsabilità delle amministrazioni locali.
Infatti, a fronte di proclami e promesse che si ripetono ciclicamente, tali amministrazioni non sono riuscite a garantire l’apertura della stazione invernale di Campo Imperatore.
Gli operatori turistici chiedono il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni economici subiti. Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci inoltrerà la richiesta alla Regione.
Luigi Faccia sottolinea la necessità ed importanza di stabilire un progetto di rilancio del Gran Sasso e la realizzazione di un impianto di innevamento programmato.
Con i cannoni sparaneve, secondo Faccia, si sarebbe potuto lavorare fin dal mese di novembre, salvando la stagione invernale.


Roberto Santilli titolare del B&B “Il Grottino” di Assergi ha stigmatizzato le perdite economiche per albergatori, ristoratori, noleggiatori di attrezzature invernali, e per tutto l’indotto.
Gli albergatori Ada Fiordigigli e Fabrizio Bellassai chiedono una maggiore sinergia tra amministrazioni locali, Centro turistico del Gran Sasso e imprenditori, che, assistendo ad annunci e promesse, non hanno però mai avuto un diretto coinvolgimento.
Nel frattempo, l'albergo di Campo Imperatore, chiuso per mancanza di clienti, è stato riaperto. Una situazione grottesca nella quale il Centro Turistico, che gestisce direttamente la struttura, ha toccato con mano cosa significhi avere il personale in servizio ma nessun cliente da servire…



 



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