Tre grosse valanghe si abbattono sul versante aquilano del Gran Sasso

 

 

 

Una serie di valanghe causate dai terremoti di ieri, si sono abbattute ieri nel versante aquilano del Gran Sasso (foto di Luigi Faccia).

Non ci sono stati danni alle persone, ma sono stati sradicati due tralicci dell’Enel di media tensione e sono stati portati via anche 150 metri di bosco.

A spiegare la situazione è Marco Cordeschi, direttore degli impianti che premette evidenziando che "per le precipitazioni c'era un generico rischio, ma valanghe così grosse hanno un'origine legata ai terremoti. Di solito sono causate da pesi statici della neve - rimarca - Stavolta sono state provocate da forze dinamiche".

"La prima valanga ha avuto una lunghezza di 2 chilometri e un fronte di 80 metri - spiega Cordeschi - e ha ripercorso la stessa strada di una storica che, nel 1966, distrusse la casa dell'ingegner Colangeli della Provincia. Non ci furono vittime perché fu annullata una festa che era prevista in serata".

Quanto alla seconda valanga, "sempre con fronte di 80 metri, è stata quella che ha sradicato i due tralicci Enel e ne ha piegato un terzo. Una terza, infine, ha colpito la zona della Portella e ha portato via 150 metri di bosco.

Anche nel 2009, in una notte di pioggia e di bufera, dopo una forte scossa di terremoto, scesero contemporaneamente 9 valanghe nel versante aquilano del Gran Sasso.




 



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