Dopo il terremoto riaprono i Laboratori del Gran Sasso dell'INFN

 

 

 

 

Dopo la chiusura decisa dal prefetto de L'Aquila in seguito al terremoto del 18 gennaio e alle nevicate abbondanti seguite subito dopo, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) hanno ripreso da sabato 21 gennaio la loro piena operatività nelle strutture sotterranee e di superficie.
Nei tre giorni di chiusura i laboratori sono stati presidiati da personale di sicurezza e gli esperimenti condotti nelle gallerie sotterranee hanno continuato a funzionare regolarmente sotto lo stretto controllo dei ricercatori, che operavano da remoto. Non sono stati registrati danni alla strumentazione scientifica o alle infrastrutture di ricerca dei Laboratori del Gran Sasso, rileva ancora l'Infn. Nonostante la situazione difficile e fortemente disagiata, non sono state segnalate gravi criticità da parte dei ricercatori, sia italiani sia stranieri, temporaneamente in Abruzzo per le loro attività di ricerca.

Terremoto e nevicate continuano invece a causare disagi nell'Osservatorio di Teramo dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), senza riscaldamento e senza elettricità dal 18 gennaio, con il rischio di interruzione dell'acqua corrente e i cellulari fuori uso. Lo segnala il direttore dell'osservatorio, Roberto Buonanno, su Media Inaf. Nonostante le difficoltà, sottolinea Buonanno, ''gli impegni sono stati mantenuti e le scadenze rispettate. Il personale tecnico si è impegnato al massimo nel garantire l'agibilità e la minima funzionalità indispensabile anche nella emergenza''.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo