Abruzzo, traordinarietà della natura, coniugata alla storia antica delle tradizioni e dell'arte

 

 

 

 

Noi abruzzesi delle zone interne siamo abituati a vivere circondati dalle montagne, da esse abbracciati, ma anche isolati.
Se sali, quando sali in quota, vedi la meraviglia degli spazi infiniti che si aprono, e vedi anche il mare.
Noi abruzzesi di montagna siamo chiusi e gelosi delle nostre meraviglie. Gelosi al punto da non volerle svelare, da volerle tenere per noi, come chiuse in uno scrigno.
Di questa ottica miope è figlia la politica che mai ha valorizzato il turismo nelle nostre zone che sono di una bellezza commovente.
La straordinarietà della natura, coniugata alla storia antica delle tradizioni e dell'arte.
Ora, il turismo può essere la nostra unica speranza, per risollevarci.
Venite nell'Abruzzo interno, disposti anche a subire qualche disagio logistico di operatori non ancora abituati al flusso turistico, ma pieni di buona volontà e aperti all'accoglienza sincera, non costruita.
Venite a sciare, in inverno, venite a camminare, in estate. Venite a conoscere l'incanto della nostra storia.
Aiutateci così. Come, se e quando potrete.

Anna Pacifico Colasacco
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo