NADIA D’ANTONIO ALL’ARCOBALENO, QUANDO L’ORGANETTO SI SUONA CON IL CUORE…

 

 

 

 

 



Inizialmente l’insegnamento dell’organetto veniva tramandato di generazione in generazione, utilizzando un metodo rudimentale che era quello ad orecchio, in cui non esisteva nessuna nota musicale, ma tutto era basato sulla capacita acustica e visiva di apprendimento e ciò comportava una notevole difficoltà ed un’inutile spreco di tempo.
Oggi al contrario spesso capita che l’allievo non si limiti solo allo studio dell’organetto ma che prosegua con lo studio della fisarmonica o di altri strumenti musicali, quindi utilizzando un metodo didattico musicale avrà imparato a leggere la musica potendo così applicarla su qualsiasi strumento musicale.

Non è passato tanto tempo da quando Nadia D’Antonio ha deciso di studiare questo strumento musicale, ed è già diventata bravissima. Sabato scorso si è esibita a Pianola nella sala da ballo: “Arcobaleno”. Una serata speciale per Nadia, con la presenza di tanti ballerini, ma soprattutto con la presenza del suo gruppo di ballo: “Cuore Mio” e di tanti assergesi.

 “Calabrisella”, la canzone tradizionale della Calabria, una sorta di inno regionale come "Romagna mia" lo è per l'Emilia, "Juri juri " per la Sicilia ecc.
Si dice che sia stato un Siciliano, innamorato di una Calabrese, a comporre questo canto per fare una serenata alla sua bella.

 



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