Comitato allevatoi raccoglie firme per l’abbattimento di lupi e cinghiali

 

 

 

 

 

Il comitato spontaneo degli allevatori dell’Abruzzo chiede finanziamenti in forma diretta per i danni da lupo e cinghiale e non tramite i parchi. «A seguito dei censimenti dei cinghiali e dei lupi effettuati, si rileva che il rapporto attuale tra i predatori e gli animali da reddito dell’area aquilana non è più sostenibile, in quanto gli allevatori continuano a subire numerosissime perdite di capi aziendali con conseguenze disastrose. Gli indennizzi previsti dai Parchi per i danni da fauna selvatica protetta risultano irrisori e non possono ritenersi una soluzione idonea alla problematica che continua a ostacolare gli imprenditori agricoli. La sproporzione di presenze di cinghiali e lupi è aumentata», sostengono gli esponenti del comitato. «Ci sono attualmente 10.000 cinghiali di cui 5.000 capi femmine che partoriscono almeno due cuccioli e 2.500 lupi contro 11.000 capi ovini censiti alla mostra di ovini dell’estate scorsa. Il numero di capi produttivi ha subìto, invece, una notevole diminuzione anche a causa delle morti di cavalli, asini, vacche, pecore e capre a causa delle recenti eccezionali condizioni meteorologiche. Le attività di allevamento hanno subìto un ulteriore crisi anche per lo spopolamento causato dagli eventi sismici». I cinghiali, confermano gli allevatori, hanno devastato le zone montane e si sono avvicinati ai centri urbani, «ponendo a rischio sempre di più la popolazione anche per gli incidenti stradali anche mortali. Il Comitato ricorda il grave rischio di malattie che trasmettono i cinghiali. Si ritiene fondamentale l’abbattimento massivo di cinghiali e lupi per tornare all’equilibrio sostenibile tra predatori e predati». Sarà avviata una raccolta di firme.

 



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