Rischio valanghe: A.di.s., da Regione primo passo ma non basta

 

 

 

 L'Associazione Nazionale Difesa del Suolo (A.Di.S.) - si legge in una nota del presidente Carlo Frutti - ha piu' volte evidenziato l'esigenza di una Carta Regionale del Rischio Valanghe per garantire la sicurezza e sia per la pianificazione territoriale, per gli insediamenti antropici, per le infrastrutture, che per la migliore gestione delle aree protette, delle aree turistiche, la pratica sportiva e l'escursionismo invernali. "Apprendiamo, ora, con soddisfazione che, anche a seguito delle nostre pressanti segnalazioni - osserva Frutti - la Regione Abruzzo ha 'avviato' le prime procedure per la realizzazione di una Carta Regionale del Rischio Valanghe. Infatti, come recita un comunicato regionale: 'la Giunta della Regione Abruzzo..., ha approvato il testo del provvedimento recante 'Norme per la previsione e la prevenzione dei rischi da valanga', adottando la relativa 'Carta di Localizzazione dei pericoli da Valanga - Massiccio del Gran Sasso d'Italia settore occidentale...'. '...entro il 2018 sara' predisposto il piano completo dei rischi derivanti da valanghe che interessera' tutto il territorio abruzzese, con un investimento che ammonta a un milione e 300 mila euro che sono derivanti da fondi nazionali'. E' un primo passo in avanti, ma non basta - afferma il presidente dell'A.di.s. - ed in attesa che lo studio si concretizzi, sperando che non trovi 'ostacoli' burocratici e d'interesse, ci preme sottolineare che esistono aree, soprattutto nell'Aquilano ed il Gran Sasso a consistente rischio valanghe. Con un minimo di esperienza sul rischio valanghe e sulla tipologia dei bacini e dei siti 'valanghivi', ovvero potenzialmente soggetti a possibili valanghe - conclude Carlo Frutti - e' 'oggettivo' sin da ora riconoscere le aree a rischio".

 



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