Liris: “Dilettanti allo sbaraglio, che non hanno mai creduto nel Gran Sasso"

 

 

 

Il capogruppo consiliare di Forza Italia Guido Quintino Liris, ha divulgato i due documenti che hanno portato alla chiusura della stazione di Campo Imperatore:
«La prima lettera», afferma Liris, «è da parte della Leitner, ditta costruttrice degli impianti, che il primo marzo prende le distanze dalle rassicurazioni pubbliche da parte del presidente e spiega che l’intervento non è opportunamente certificato, sia perché non fa parte del capitolato, sia perché i lavori sono stati svolti solo parzialmente dalla Leitner». Arriva poi la nota del 2 marzo dell’Ustif: «Come se non bastasse», aggiunge Liris, «l’Ustif intima la chiusura della stazione, rilevando una discrepanza tra le dichiarazioni del 24 dicembre 2016 sulle condizioni di sicurezza certificate dal Ctgs in quella data e l’entità dei danni emersi a distanza di soli due mesi, con la necessità di porre rimedio con nuovi lavori. Gli interventi effettuati non hanno la certificazione della ditta Leitner e non c’è stata alcuna relazione sui lavori svolti. Quindi, per l’Ustif non ci sono le condizioni di sicurezza per mantenere gli impianti aperti». Infine le critiche politiche: «Un altro duro colpo per l’economia del territorio e per le attività ricettive e commerciali, l’ennesima brutta pagina amministrativa della giunta Cialente. Chiusa la stazione, chiusa la scuola sci. Colpito in maniera letale il sogno turistico della stazione più alta dell’Appennino. La colpa non è della Leitner o dell’Ustif: almeno si abbia il coraggio di dire la verità ai cittadini aquilani», conclude Liris, «e cioè che il capoluogo di regione è amministrato da dilettanti allo sbaraglio, che non hanno mai creduto nel Gran Sasso e nel suo sviluppo».


 



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