PER LA FESTA DEL PAPA'... (un vago ricordo d'infanzia)

 

 

 

PER LA FESTA DEL PAPA'... (un vago ricordo d'infanzia).

UN FIGLIO DEL MONTE DETTO CORNO

Vado a inerpicar la mente
nel resto del ricordo,
e maggiormente...
in quel che io vorrei.
Luce fioca e sfocata,
dai contorni incerti,
ritorna in me sovente
e che..., solo raramente
riesco ad inquadrare;
e tale..., è più grande, più forte
e piena di calore...
allor che manca...,
pare un mistero!
E mistero...
rimane in cuore:
"il grande... il forte "
a me negato.
Pur se avvezzo
a questo altalenar di eventi,
ancor... talvolta,
ricerco le ragioni
di tanto privamento.
Vado a inerpicar la mente
le forze in me nascoste
e vedo al tuo apparir...
"il grande ...il forte",
avvolto di maestà silente.
Bellezza austera
dal paesaggio impervio,
fatto i dirupi e picchi,
dove ritrovo quel mistero
e quella forza...
che a me mancò...sicuro!
Tutto ammiro...
in quella tua selvaggia bellezza,
dura aspra ed arcigna...
che da' forza e sicurezza.
Vado a inerpicar le membra
tra creste nevose,
tra faggeti ombrosi,
per sentieri scoscesi,
fino a inebriar la mente
e goder di quel che vedo
e pur di quel che sento...,
Che dolce rimirar
su te bel monte...!
Mai basteranno occhi
ad abbracciar tant'orizzonte!
Ed il mio sguardo
io sprofondo...,
tra burroni ed anse corrose,
macigni levigati da bufere,
da lacrime di ghiaccio;
vedo...solchi paurosi e scuri
di un volto segnato...
da giornate dure...
sofferenze...paure.
Ho padre monte!
di te mi sento figlio...
e solo, a te solo dico
tutto quel che io volevo
e... mi è mancato...

Angelo Acitelli



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