Fare Centro, mercoledì il bando per sostenere la riapertura di attività in centro

 

 

 

Verrà pubblicato il 26 aprile l’attesissimo bando ‘Fare Centro’, frutto di mesi di gestazione, da 20 milioni di euro tra il 2016 e il 2018 per sostenere chi ha riaperto o intende farlo nei centri storici terremotati dell’Aquila, delle sue frazioni e dei comuni del ‘cratere’, con contributi che vanno da 20 mila a 200 mila euro: 60 i giorni di tempo per presentare le domande a palazzo Silone, dove ci sarà un ufficio apposito. I dettagli sono stati illustrati nel corso di un incontro nella sala Celestino di palazzo Silone, sede della Regione Abruzzo, ente deputato alla gestione dell’operazione. Tra i presenti il vicepresidente, Giovanni Lolli, che ha la delega alle Attività produttive, il capo dipartimento Vincenzo Rivera e il sindaco uscente dell’Aquila, Massimo Cialente.

A Rivera è spettato riepilogare i dettagli tecnici. “Il contributo minimo sarà 20 mila euro, massimo di 200 mila, a coprire il 70% dell’investimento mentre il 30% dovrà essere cofinanziato dal privato. Sarà erogato il 40% a conto anticipo e il 60% a saldo”, ha aggiunto. “Tre sono le linee d’azione – ha spiegato ancora Rivera – la linea ‘A’ finanzia coloro che erano già presenti al 6 aprile, e hanno subìto effetti della scossa, si sono trasferiti o hanno subìto un decremento di fatturato del 40%; la linea ‘B’ sostiene i nuovi investimenti, la linea ‘C’ si occupa in particolare di viale della Croce Rossa, per far sparire manufatti post-sisma ma anche promuovere la riqualificazione dopo l’accordo di programma sul pomerio e la zona delle mura urbiche”. “Di questa iniziativa parliamo da un anno, e pubblicamente, non è un coniglio che stiamo cacciando dal cappello – ha aggiunto Lolli – Ora, però, non vorrei che qualche cittadino che ha avuto l’alloggio ricostruito dallo Stato cominci a sparare cifre di affitto fuori dalla grazia di Dio”. Per il sindaco Cialente, “su questo centro storico c’è un’idea, non deve tornare com’era ma sarà uno dei più belli d’Italia e d’Europa, uno dei più moderni con la fibra fino dentro casa che non ha nessuno, sarà pedonalizzato, avrà il Maxxi e l’Università”.


 



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