Una nota del Collegio Sindacale del C.T.G.S. S.p.A. in risposta al comunicato stampa Filt-Cgil

 

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Collegio Sindacale del C.T.G.S. S.p.A. in risposta al comunicato stampa della segreteria Filt-Cgil L’Aquila del 1° maggio:

"E’ giusto sottolineare il profondo disagio in cui versano i dipendenti del C.T.G.S. S.p.A. privi dello stipendio e lo è particolarmente in un giorno, come quello del 1° maggio, in cui si celebra la festa del lavoro e dei lavoratori.

Ciò che ha fatto la segreteria della Cgil attraverso il proprio comunicato del 1° maggio è dunque una iniziativa da condividere come atto di solidarietà e con l’intento di tenere viva l’attenzione nei confronti di un’azienda pubblica che il Comune proprietario e tutti gli aquilani considerano strategica per il futuro del territorio in ottica di una completa ricostruzione del tessuto economico della città. E’ da dire tuttavia che, purtroppo, il Centro Turistico del Gran Sasso e i suoi lavoratori hanno già vissuto, negli ultimi anni, momenti di difficoltà e di lunghe crisi del tutto analoghe.

Ciò che nel suddetto comunicato è da ritenersi, invece, fuorviante, oltre che per il tono inutilmente accusatorio è la sua impostazione che tende a liquidare l’attuale momento di crisi e di grande disagio dei lavoratori, in una sorta di (testuale) “allucinante gioco al massacro tra amministratore unico e revisori dei conti” che secondo il comunicato sarebbero “improvvisamente tornati vigili” e la tesi che il blocco degli stipendi sarebbe dovuto ad una sorta di artificioso discernimento “tra competenze per investimenti e spese correnti”.

In verità le questioni di merito sono assai chiare: le casse dell’azienda per l’attività di gestione corrente sono state, come sempre, alimentate dalle sole entrate di trasporto della funivia e dall’attività degli impianti di risalita, nonché dai contributi comunali e, tuttavia, le concomitanti circostanze estremamente negative (meteoriche e provvedimenti di sospensione USTIF per il funzionamento della seggiovia) succedutesi nei mesi di novembre – dicembre – gennaio hanno contribuito a rendere prossime allo zero le entrate derivanti da queste voci.

Il fatto che da gennaio sono state conferite nelle casse dell’azienda somme ragguardevoli (euro 7.125.027,80) derivanti dai fondi CIPE, che per loro natura possono essere utilizzati esclusivamente in conto futuro aumento del capitale sociale, da impiegare per la realizzazione degli investimenti (tra cui gli interventi strategici di ristrutturazione degli alberghi e  sostituzione della seggiovia delle Fontari) riportati nel Business Plan (deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 20/03/2014), non poteva costituire (né potrebbe costituirlo ora) motivo per l’utilizzo di tali fondi per altra destinazione (e, quindi, gli stessi fondi non possono essere impiegati per alcuna spesa di gestione).

Ciò, invece, è quanto avvenuto in questi mesi utilizzando il conto corrente destinato ai Fondi CIPE e il Collegio Sindacale e il Revisore hanno dovuto (dopo richieste di chiarimenti sostanzialmente eluse) intervenire compiendo una doverosa attività di vigilanza nell’interesse della stessa azienda e della proprietà. Del resto, proprio lo stesso Comune ha fatto seguito all’accertamento della citata irregolarità gestionale paventando anche rischi di illecito penale.

Tutto ciò, accade, in verità, in un contesto che è sicuramente predisposto per il rilancio dell’azienda sia per la prospettata attività di investimento con l’utilizzo dei Fondi CIPE ma anche con innegabili iniziative positive per la riduzione del debito con le banche operate dall’amministrazione in sinergia con la proprietà.

D’accordo, dunque, sulla necessità di agire in stretto contatto con tutti i soggetti istituzionali per realizzare il rilancio dell’azienda, in funzione di rilancio del territorio, ma va posta attenzione al fatto che la “foga” di fare non faccia compiere azioni tali da compromettere sia la gestione (con danni ancora maggiori per i lavoratori) e sia la disponibilità dei finanziamenti straordinari i quali, come si sa, dovranno essere puntualmente utilizzati per lo scopo di destinazione.

Il rispetto delle regole (non solo contabili) cui i richiamati Organi di Controllo aziendale e la stessa dirigenza del Comune hanno perentoriamente richiamato con i loro interventi, non è dunque fine a se stessa ma rappresenta l’azione, oltre che doverosa, responsabile in una prospettiva di futuro prossimo che possa costituire il rilancio dell’azienda. E’ in tale prospettiva che si deve intendere la convocazione fatta dal Sindaco della prossima assemblea del 3 maggio p.v".


Il Collegio Sindacale del C.T.G.S. S.p.A.

Dott. Luca Verini – Presidente
Dott. Giorgio Lovili – Sindaco effettivo
Rag. Tommaso Copersino – Sindaco supplente
Dott. Enrico Dell’Elce – Revisore

 


 



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