Rientratol'allarme acqua nel teramano

 

 

 

 L’acqua torna ad essere potabile nella provincia di Teramo. Nel corso della riunione in Prefettura, presieduta dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso e dal prefetto di Teramo, l’Arta ha comunicato i risultati dei sei campioni d’acqua prelevati, riferendo che “in base alle analisi effettuate i campioni in esame sono conformi alla normativa vigente”.

In ragione di tale comunicazione l’Asl ha informato che “si revoca la disposizione e l’acqua può essere destinata ad uso potabile. Continuerà il monitoraggio con esecuzione dei prelievi in rete ed alle opere di captazione”.

Lo ha fatto sapere la Prefettura dopo l’allarme che si era generato ieri pomeriggio nel Teramano a causa del divieto di consumo dell’acqua a causa della mancata potabilità riscontrata dalla Ruzzo Reti.

Sotto accusa stavolta ci sono il Traforo e i lavori eseguiti nelle scorse notti, il Laboratorio del Gran Sasso non c'entra, le acque captate dai Laboratori erano a scarico.  Le gallerie sono state chiuse al transito per due notti alternativamente nei due sensi per il rifacimento della segnaletica con utilizzo di solventi.

In merito alla disposizione del 9 maggio del SIAN dell’AUSL di Teramo di sospensione dell’uso a fini potabili delle acque in uscita dal Traforo del Gran Sasso, a seguito dei prelievi effettuati il giorno 8 maggio, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) informano che le acque provenienti dal punto di captazione interno ai Laboratori sono messe a scarico dal giorno 1° maggio. È quindi da tale data che tutte le acque provenienti dai LNGS non vengono immesse nella rete idrica dell’acquedotto del Ruzzo. Tale misura di messa a scarico è stata adottata in via precauzionale, d'intesa con la AUSL, in occasione dei lavori di parziale ripavimentazione in corso nei Laboratori sotterranei.
Inoltre, i LNGS rendono noto che, dai monitoraggi costantemente eseguiti in tutti questi giorni, le acque di scarico in uscita dai Laboratori sono sempre risultate e tuttora risultano pulite e assolutamente conformi ai requisiti previsti per le acque potabili.
Nessuna responsabilità è quindi da imputare a questi Laboratori per la disposizione di sospensione dell'uso a fini potabili delle acque in uscita dal Traforo del Gran Sasso
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