Dall'esperienza trentennale dei Laboratori del Gran Sasso, un nuovo laboratorio nelle Ande

 

 

 

Si chiama ANDES e sarà, come i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, una grande infrastruttura di ricerca sotterranea, solo che anziché stare sotto il massiccio degli Appennini, sarà realizzata nel tunnel Agua Negra, nelle Ande. È questo il principale progetto incluso nell’accordo che è stato firmato il 10 maggio, a San Carlos de Bariloche in Argentina, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Presidente dell’INFN, Fernando Ferroni, e dal Presidente CNEA (Comisión Nacional de Energica Atomica), Osvaldo Calzetta Larrieu. Il nuovo accordo che riguarda specificatamente le attività di ricerca in fisica astroparticellare, è inquadrato nel Memorandum d’Intesa scientifica sottoscritto dai due Istituti nel 2015 e riguarda in particolare tre progetti internazionali: oltre al Laboratorio ANDES, l’osservatorio Pierre Auger e l’osservatorio QUBIC.
Nell’ambito di ANDES, l’INFN darà un importante contributo alla realizzazione del nuovo laboratorio sotterraneo, proprio grazie all’esperienza trentennale maturata dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, i più grandi laboratori sotterranei al mondo dedicati alla fisica astroparticellare. L’INFN metterà così a disposizione le proprie conoscenze e competenze acquisite nella formazione delle persone e nella progettazione e costruzione di prototipi sperimentali.
Per il progetto dell’Osservatorio Pierre Auger, l’INFN sarà responsabile degli scintillatori di superficie, mentre, per l’Osservatorio QUBIC, del suo criostato.
L’INFN e la CNEA svilupperanno, poi, più in generale un'azione coordinata e congiunta nel campo della ricerca in fisica astroparticellare: quest’azione coprirà tutto ciò che riguarda la formazione di studenti laureati e tecnici, la ricerca di base e applicata, lo sviluppo tecnologico e l’implementazione di nuove attrezzature, tecniche e metodologie.


 

 



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