Tre escursionisti romani recuperati dal Soccorso Alpino sul Gran Sasso

 

 

 

Tre giovani escursionisti romani sono stati ritrovati sani e salvi dopo che, saliti sul Gran Sasso, avevano perso l’orientamento per la presenza di nebbia ad alta quota.
Erano partiti a piedi da Campo Imperatore con l’intenzione di seguire il Sentiero del “Centenario”, dal Vado di Corno a Fonte Vetica. Per poter tornare dopo la traversata, avevano lasciato una macchina a Fonte Vetica.
Il sentiero del Centenario, inaugurato nel 1974, è stato realizzato dalla Sezione del CAI dell'Aquila per la celebrazione del centenario della sua fondazione. E’ una traversata, lunga ed impegnativa, riservata ad escursionisti ben allenati in grado di mettere anche le mani sulla roccia.
Arrivati sulla cima di Monte Prena, sono stati sorpresi da una fitta nebbia, e non sono stati più in grado di proseguire.
L'allarme è stato diramato con un telefono cellulare, che poi servito per mantenere i contatti con i soccorritori.
Dopo l’allarme si sono attivati gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Aquila che sono partiti con l’eliambulanza del 118 di base a Preturo.  La mancanza di visibilità, non ha consentito ai soccorritori di raggiungere la cima di Monte Prena con l’elicottero, per questo sono stati “verricellati” più in basso per poi raggiungere a piedi gli escursionisti in difficoltà.
I giovani escursionisti, che erano comunque bene equipaggiati, sono rimasti sulla cima per circa un'ora prima di dare l'allarme. Sono stati trovati infreddoliti, ma se la sono cavata con molto spaventato.

VI MOSTRIAMO IN ESCLUSIVA UN VIDEO CON ALCUNE FASI DEL RECUPERO

 

 



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