TUTTO PRONTO PER “CHARLA TANOS”, INCURSIONI SONORE TANGUERE

 

 

 

«“Charla” intesa come chiacchierata intorno al tango e “Tanos”, perché è così che venivano chiamati i migranti italiani che sbarcavano in Argentina». A spiegarlo è Irene Catana, presidente dell’Associazione Artisti Aquilani, che tante energie ha speso, insieme anche a un’équipe formidabile che l’ha supportata in questi mesi, nella realizzazione di “Charla Tanos – Incursioni sonore tanguere”, l’evento di tango in programma a L’Aquila, dal 23 al 25 giugno alla Casa del Teatro di P.zza d’Arti, in via Ficara.
Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila e della Banca di Credito Cooperativo di Roma, per un intero weekend, all’interno della Casa del Teatro, ma anche all’esterno in una zona chiamata “Agorà”, sarà possibile entrare in contatto con la cultura del tango e non solo.
Cinque ospiti d’eccellenza, cinque icone del “fare tango” in milonga, allieteranno un pubblico internazionale con musica e “charlas”, piacevoli chiacchierate informali, che alternate agli appuntamenti danzanti, serviranno a spiegare i meccanismi sottesi allo “sporco lavoro”(così l’ha definito la dj Antonella Scidà) del musicalizador. Sì, perché le scelte musicali di chi il tango lo vive non sono certo una banalità. Lo stile, un brano degli anni ’40 piuttosto che del ’70, l’“andamento umorale” della milonga, insieme alla “buena onda”, sono solo alcuni degli aspetti che concorrono alla buona riuscita della serata. Ecco perché si è parlato di “sporco lavoro”, perché tanta è la responsabilità di chi è in consolle, perché tanti sono i tanghi prodotti a Buenos Aires in un arco di tempo in fondo ridotto (si stima infatti che siano decine di migliaia i brani di tango incisi e composti in quegli anni!).
È per questo che, in un evento così congeniato, per la prima volta Antonella Scidà, Theo El Greco insieme a Deborah Segantini, Giuseppe Summa e Michela Indaco, oltre ad animare Charla Tanos con le loro scelte musicali, (in alcuni casi perseguite in modo così autentico da prediligere i vinili), offriranno spunti di riflessione sulla moltiplicazione del divertimento nel ballo. Dunque imparare ad ascoltare, ma anche riconoscere e scegliere, interpretare attraverso il movimento corporeo lasciandosi guidare dalle relazioni istintive tra suono, corpo e spazio. Un viaggio attivo d’ascolto, un esercizio di sensibilità, ma al tempo stesso un dialogo spontaneo tra pubblico e consolle, per tutti coloro che si chiedono cosa succeda prima, dopo e durante una serata di tango.

Nel 2009 in un meeting dell’UNESCO ad Abu Dhabi, su richiesta dell’Argentina e dell'Uruguay, il Tango è stato infatti dichiarato Patrimonio dell’Umanità e oggi la musica di Carlos Gardel ed Astor Piazzola viene ballata e suonata in tutto il mondo.



 



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