LA STORIA INFINITA DEL GRAN SASSO: LA TRAPPOLA SI STRINGE

 

 

 


RIPORTIAMO INTEGRALMENTE UN COMMENTO DELL'ING. DINO PIGNATELLI POSTATO SUL PROFILO DI "SAVE GRAN SASSO":
"Quella del GS sembra la Storia infinita, una storia fatta di ritardi, scuse, pretesti, inadempienze, incompetenza, ingerenze, scaricabarili di responsabilità. È una storia che, ora più che mai, sta portando alla morte del GS e affossando definitivamente il suo sviluppo turistico.
Senza allargare troppo il discorso mi voglio fermare alla vicenda della sostituzione della seggiovia Fontari, un impianto certamente vecchio e da sostituire, ma necessario per la fruizione della Montagna più bella del Centro-Sud, che se non attivato nella prossima stagione invernale diventa la pietra tombale che decreterà la morte del GS.
In breve. Esisteva un progetto di sostituzione del 2013, che era già a buon punto del suo iter approvativo, beh, in questa storia infinita che ha dell'incredibile, questo progetto è stato accantonato nel 2014 a favore di un altro, sostanzialmente diverso, che però confliggeva con tutte le regole in vigore sul GS e, a parer mio, anche con tutte quelle del buon senso. Come facilmente immaginabile il progetto si arena e, con un'ulteriore perdita di tempo, si torna a pensare ad un progetto analogo a quello del 2013 e si ricomincia l'articolato iter burocratico-autorizzativo. I lavori vengono aggiudicati ad una nota ditta del settore e nel novembre 2016 viene fatto il bando per l'affidamento della DL.
Nel frattempo, stiamo parlando della stagione invernale 2016-2017, le Fontari subiscono una serie di fermi d'esercizio, la DE parla di mancata sicurezza e si scontra a più riprese con l'USTIF il che comporta ulteriori ritardi nella riapertura dell'impianto. Insomma la stagione invernale va praticamente persa con grave danno economico per il CTGS e notevole deprezzamento del suo valore.
Ma torniamo al bando per l'assegnazione dell'incarico di DL per la realizzazione delle nuove Fontari. La commissione, a fronte di due soli concorrenti, impiega sette mesi per l'aggiudicazione della gara e, solo a fine maggio, comunica agli interessati l'esito con effetto sospeso in attesa di ulteriori accertamenti. Concede l'accesso agli atti, da me prontamente richiesto, l'ultimo giorno previsto per legge (il 30simo dopo la richiesta) che coincide, guarda caso, con il giorno successivo all'insediamento del nuovo sindaco. Dal nuovo sindaco la città si aspetta molte cose, di certo non che blocchi o rallenti un processo già avviato relativamente al quale non ha avuto tempo per acquisire tutti i elementi di conoscenza e giudizio.
È notizia di ieri che il DL abbia avuto mandato di contattare, pur in assenza di alcune autorizzazioni, la ditta che eseguirà i lavori e che lo stesso abbia dichiarato che le Nuove Fontari non potranno essere pronte per l'inizio della stagione invernale, la quale, quindi, andrà in gran parte persa.
Questi sono i fatti. Ora le domande che pongo a me stesso e a tutti gli aquilani.
Di chi sono le responsabilità della gestione dissennata dell'ultimo anno? Che gioco è questo? Chi ha da guadagnarci? Chi ha ordito la trappola nella quale è caduto il GS?
Da parte mia sento con tutta onestà di poter affermare che non sono certo Campo Felice ed Ovindoli, o qualche loro longa manus, ad avere interesse ad affossare il GS, con il quale da anni gestiscono uno skipass comune dal quale guadagnano in termini di ampliamento dell'offerta e di creazione di sinergie senza doversi assumere l'onere della gestione di una struttura con molti problemi.
E se, come a me sembra chiaro per le ragioni su esposte, a guadagnare da questo gioco al massacro del CTGS non sono Ovindoli e Campo Felice, allora chi ha ordito e per il tramite di chi questa trappola per mettere in ginocchio la nostra Montagna?"p



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