Quattro Sezioni CAI abruzzesi in notturna sul Monte Brancastello

 

 

 

I Soci delle Sezioni di Lanciano, Castelli, Atessa e L’Aquila hanno camminato in silenzio e, una volta in vetta, hanno atteso l'alba davanti al luccichio del Mare Adriatico.
Durante la salita sotto il gigante che dorme

“Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte” (Khalil Gibran).  E i sentieri della notte, così come espresso dal filosofo libanese,  sono stati percorsi dai camminatori delle Sezioni CAI abruzzesi di Lanciano, Castelli, Atessa e L’Aquila. Sentieri che conducono sulle cime di superbe montagne da dove ammirare l’aurora è un’esperienza fuori del tempo.

Il percorso è stato fatto in silenzio per non svegliare il Gran Sasso, sotto il quale la lunga fila luminosa è passata quasi scivolando, per non disturbare “Il Gigante che dorme”. Dalla vetta ecco il mare Adriatico con il suo irresistibile luccichio, le città ed i borghi d’Abruzzo illuminati con le loro luci che sembrano essere state seminate dalla mano di un artista.

Tutti in attesa, quindi, dell’esplodere del rosso fuoco del sole che si leva puntuale ogni mattina, caldo, rassicurante, eterno. Il ritorno è gioioso, tranquillo, arricchiti da questa bella esperienza. Sul Pizzo San Gabriele, tappa quasi obbligata sulla via del ritorno, il pensiero è corso ai caduti della Sezione CAI di Caselli Enrico Faiani e Francesco Carta.

Hanno partecipato all’escursione i presidenti delle Sezioni di Lanciano (Catia Manfrè), Castelli (Marino Di Claudio), Atessa (Giuseppe Masilli), Massimiliano Iacobitti (CDR CAI Abruzzo), Franco Salvati (Astrofilo CAI Avezzano), Mario D’Angelosante (AE CAI L’Aquila).

Gaetano Falcone
Presidente CAI Abruzzo



 



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