Gran Sasso e Scienza, il nuovo libro di Stefano Ardito è stato presentato al GSSI

 

 

 

 

 


Gran Sasso e Scienza, il nuovo libro di Stefano Ardito, casa editrice teramana Ricerche&Redazioni, è stato presentato lunedì 17 luglio nell’aula magna del Gran Sasso Science Institute.
L’incontro è stato moderato dalla giornalista Angela Ciano.  Insieme all’autore, hanno partecipato alla presentazione il rettore del GSSI Eugenio Coccia, il direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso Stefano Ragazzi, il direttore dell’Osservatorio astronomico di Teramo Roberto Buonanno e il responsabile dell’Osservatorio di Campo Imperatore Andrea Di Paola.
Il volume, scritto in italiano e in inglese, 240 pagine su carta patinata di pregio in un elegante veste grafica, vuole raccontare le tappe della ricerca scientifica che trova nei luoghi del Gran Sasso d’Italia una prestigiosa rappresentanza italiana e internazionale.

 


Il massiccio del Gran Sasso d’Italia, che si alza nel cuore dell’Appennino e dell’Abruzzo, è uno straordinario monumento di natura, dal 1995 Parco Nazionale. Ma è anche un importante luogo della scienza italiana e mondiale. E' una storia che inizia nel 1794, con la salita alla Vetta Orientale del Corno Grande da parte del giovane gentiluomo teramano Orazio Dèlfico, e che prosegue alla fine del secolo XIX quando un altro teramano, Vincenzo Cerulli, fonda alle porte della città l’Osservatorio Astronomico di Collurania. Nel 1948 nasce un altro Osservatorio Astronomico, quello di Campo Imperatore, alle dipendenze dell’Osservatorio Astronomico di Roma, questa volta in piena montagna, lontano dai centri abitati. Negli stessi anni, con i primi rilievi ai piedi delle vette del Corno Grande, iniziano a operare sul massiccio anche i glaciologi che studiano il Ghiacciaio del Calderone, l’unico dell’Appennino e il più meridionale d’Europa.
Geologi, botanici e zoologi studiano regolarmente e con continuità la montagna da secoli. Alla metà degli anni Ottanta, negli enormi ambienti artificiali scavati accanto al Traforo della A24 Roma-L’Aquila-Teramo, nascono gli straordinari Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, vera eccellenza della ricerca scientifica internazionale. Nel 2013, nel centro dell’Aquila, inizia la sua attività il Gran Sasso Science Institute, scuola internazionale di dottorato, che nel 2016, dopo tre anni di sperimentazione come centro di studi avanzati dell'INFN, viene promosso dal Miur a Istituto Universitario autonomo.
Il volume, riccamente illustrato, è quindi dedicato a queste quattro eccellenze scientifiche che operano sul Gran Sasso: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, il Gran Sasso Science Institute, l’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore e l’Osservatorio Astronomico di Teramo.
 

 



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