L’AQUILA “MAGNIFICA CITADE” Visioni e cantori di nicchia 30 e 31 luglio 2017 ore 21,30

 

 

 

 

Nell’ambito del Festival “I Cantieri dell’Immaginario 2017”, il MU.SP.A.C. Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, presenta il 30 e il 31 luglio alle 21,30, nella scenografica Scalinata di San Bernardino, lo spettacolo dal titolo L’Aquila “magnifica citade”: visioni e cantori di nicchia, con gli attori Roberta Aiolfi, Andrea Carpiceci, Stefano De Santis, Marica Pace, Andrea Palladino, Giuseppe Pedone, a cura di  Massimo Sconci.

Ripercorrendo la storia della scalinata - progettata e completata con il contributo delle nobili famiglie aquilane nel 1826 per mettere in risalto la Basilica di San Bernardino da Siena - lo spettacolo prende spunto dai versi di Buccio di Ranallo che nella famosa “Cronica”, riferendosi alla sua vocazione civica, così si esprimeva: “ Lo cunto serrà d'Aquila, magnifica citade, et de quilli che la ficero con grande sagacitade. Per non esser vassali cercaro la libertade  et non volere signore set non la magestade ” ed ancora riferendosi alla fondazione dell’Aquila: “ Gridaro tucti insieme la città facciamo bella, che nulla nello regame possa confrontarsi ad essa”.

Sei cantori di nicchia contemporanei, provenienti da varie parti d’Italia, porteranno in scena una serie di monologhi d’impegno sociale e civile, scritti e inscenati personalmente, per portare avanti una tradizione che in alcun modo può essere dimenticata.

San Bernardino predicava, con stile vivace e commovente, la necessità di penitenza e la scelta di povertà, denunciando il gioco d'azzardo, il lusso, l'usura, le stregonerie, la superstizione e le faziosità.

Rappresentava quindi, con la liturgia della parola, anche l’esempio di un impegno civile che ancora oggi è necessario e strettamente attuale.

Nella convinzione che fare teatro significhi non limitarsi all’intrattenimento, ma far riflettere per lo sviluppo di un’etica e una coscienza collettiva che ai giorni nostri sembra stia sempre di più scomparendo, il pubblico, accompagnato dai cantori di nicchia, percorrerà la “Via Crucis” dei nostri giorni, per scoprire l’illusione e tornare al Teatro.

 

Di seguito i  monologhi dei cantori di nicchia:

BICCHIERI DI CRISTALLO di Roberta Aiolfi

VERGOGNIAMOCI di Andrea Carpiceci

IL DOPPIATTORE di Stefano De Santis

LO SCIUSCIA’ di Marica Pace

IO SONO NAPOLETANO di Andrea Palladino

INFERNO D’ACCIAIO di Giuseppe Pedone


 



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