Approvato il bilancio d’esercizio 2016 del Centro Turistico

 

 

 

L'assemblea societaria del Centro turistico del Gran Sasso Spa, riunitasi presso Palazzo Fibbioni alla presenza del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, del revisore legale e del Collegio sindacale ha approvato il bilancio d’esercizio 2016 che ha riportato un utile d’esercizio di 764mila euro.
"Tale risultato - spiega l'amministratore unico, Fulvio Giuliani - è stato ottenuto agendo soprattutto sulla rinegoziazione dell’esposizione debitoria societaria, sul contenimento dei costi di gestione e sull’aumento dell’offerta di servizi".
"L’occasione è stata colta per fare un rapido aggiornamento sull’avanzamento dei progetti in corso a Campo Imperatore che vedono i cantieri dell’ostello e della seggiovia Fontari in piena attività. I lavori di adeguamento impiantistico dell’hotel Cristallo, il cui progetto è stato definito insieme al Provveditorato alle Opere pubbliche, in via di assegnazione e, entro il mese di agosto 2017, la consegna dei progetti esecutivi relativi alla ristrutturazione dell’Hotel/rifugio Campo Imperatore e del progetto relativo ai sottoservizi".
Fausto Tatone, dell'associazione Save Gran Sasso in una nota parla di utile piovuto dalle tasche degli aquilani:
"Ci sarebbe piaciuto, nel recente comunicato del Ctgs relativo alla chiusura del bilancio 2016, leggere parole più sincere - dice - L’annuncio di un utile d’esercizio di 764 mila euro nasconde infatti alcune alchimie o distorsioni che forse, in nome della trasparenza, sarebbe bene spiegare agli aquilani, proprietari al cento per cento, attraverso il Comune, di questa Spa".
"Purtroppo tale azienda non è mai riuscita a fare utili, se non in rarissimi casi e di piccoli dimensioni, in tanti anni di gestione , di destra e di sinistra. Il motivo è molto semplice: il business al quale è legata (trasporto a fune) è troppo piccolo in relazione alle dimensioni delle strutture da mantenere (immobili, impianti, personale) - spiega Tatone - Proprio per questo esiste un progetto, ancora all’anno zero, per ampliare tale mercato di riferimento, denominato progetto speciale territoriale Montecristo-Scindarella, aumentando considerevolmente il numero degli utenti e con esso rendere più sostenibili i costi attuali che sono fuori misura. Le perdite di esercizio degli ultimi 3 anni sono state: nel 2013 -639.811; 2014 -700.195; 2015 -525.584. Se a queste aggiungiamo i contributi pubblici dei quali il Ctgs gode annualmente, circa 430 mila euro dal Comune e 370 mila euro dalla Regione, arriviamo a cifre di deficit iperboliche, 800 mila euro".
"Non proprio un affare direbbe qualcuno. Ma allora come si è riusciti a chiudere il 2016 con 764 mila euro di utile? Semplice: il 2 dicembre 2016 ci ha pensato 'mamma L’Aquila', con tutti i suoi cittadini, versando la bellezza di 1 milione 450 mila euro nelle casse del Ctgs per estinguere un vecchio debito. Tale flusso ha generato nel conto economico un’entrata imprevista che, del tutto involontariamente, ha coperto ampiamente le perdite dell’esercizio 2016, malgrado non sia neanche transitata nelle casse, perché devoluta direttamente alla Banca creditrice".
"Quindi, utilizzando un pò più di sincerità e di trasparenza, che in questo periodo non guastano mai e senza criticare nessuno, possiamo affermare che: le perdite per il 2016 sarebbero state circa di -686.000 (1.450.000-764.000) in linea con gli ultimi 3 anni e in crescita del 30 per cento rispetto al 2015, se non fossero intervenuti inconsapevolmente e generosamente gli aquilani. Volerlo far passare come un successo è quanto mai fuori luogo  - conclude Tatone - Questa 'distorsione contabile' si ripeterà anche a fine 2017, visto che altri 7 milioni di euro sono entrati nelle casse del Ctgs proprio ad inizio anno per pagare le nuove Fontari, che invece saranno erogati nel 2018. Il fatturato è vanità, l’utile è ragionevolezza, la cassa è realtà".


 



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