Si sono conclusi i festeggiamenti del Ferragosto Assergese

 

 

 

Si sono conclusi i festeggiamenti organizzati per il “Ferragosto Assergese”. Grande partecipazione all’escursione in montagna di livello impegnativo alla grotta ed all’eremo di San Franco, i partecipanti si sono ritrovati presso il Rifugio Mandolò a Fonte Cerreto. Il gruppo è stato accompagnato dalla guida alpina Assergese Leandro Giannangeli che ha verificato l’idoneità dei partecipanti prima della partenza. Un percorso sulle orme di san Franco, eremita, che si costruì una stretta cella in una grotta tra le rocce, dove condussse una vita aspra e umile.
Pomeriggio culturale in Piazza San Franco, con la presentazione del libro: “Un’altra scelta” di Antonello Loreto. L’incontro è stato moderato da Matilde Fiocco.
E’ la storia di un ragazzo ipersensibile che si lascia travolgere dalla realtà senza filtri e senza pregiudizi fino a rasentare la follia, una storia che descrive l’amore incompreso e l’amicizia gratuita attraverso un percorso accidentato che conduce S.D. nel baratro di un centro di igiene mentale dove avrà inizio la risalita verso un nuovo equilibrio. Nella ritrovata normalità la sua vita smette di essere grigia e tetra per colorarsi di luce. Proprio in questo salto di paradigma sta il senso di tutta la storia, ovvero che la vita altro non è che la proiezione nella realtà dei nostri pensieri e del nostro mondo interiore.
Loreto è nato a L’Aquila, laureato in Giurisprudenza, da diversi anni vive e lavora a Roma. Dopo l’esordio nel mondo della narrativa con “La favola di Syd”, uscito nell’ottobre del 2014, ha pubblicato nel 2016 il romanzo “Un’altra scelta”.
A conclusione dei festeggiamenti, c’è stato l’ormai tradizionale “Toro allo spiedo”, con il pienone in “Piazza San Franco”, in piacevole compagnia della band musicale “Diego ed Enrico” con musica e balli in piazza.

 

 

Anche quest’anno l’evento culinario è stato organizzato dall'Amministrazione Separata dei Beni Usi Civici di Assergi in collaborazione con il "Comitato Feste 2017".

Il toro allo spiedo, non è una tradizione delle nostre parti, ma considerato la partecipazione e l'apprezzamento per le passate edizioni, è diventato un appuntamento consolidato.
Cucinare un toro allo spiedo è un’arte, difficile e molto faticosa, impegna moltissime ore, serve ungere continuamente la carne e girarla lentamente fino ad arrivare a cottura evitando che la carne, di suo stopposa e secca, risulti poco appetibile; accompagnata con del vino rosso corposo e forte, diventa un piatto straordinario.
VOGLIAMO RINGRAZIARE IL COMITATO FESTE CHE NEGLI ULTIMI ANNI CONTINUA A TENERE VIVE LE TRADIZIONI DEL PAESE, NEI GIORNI DI FESTA MA ANCHE CON LE ALTRE INIZIATIVE INTRAPRESE AL DI FUORI DELLE TRADIZIONALI FESTE RELIGIOSE.


I COMMENTI SU FACEBOOK:

 

Come già riferito con altro 'post', ieri, 16 agosto 2017, si è svolta, organizzata dal Comitato feste di Assergi, una gita alle grotte di San Franco, patrono del bellissimo storico villaggio nonché di Forca di Valle. La prima delle grotte, detta 'l'eremo' , è a circa 1.800 metri di altitudine, non molto distante da Pizzo Cefalone ; la seconda, più in basso e non molto lontana dalla stazione intermedia della Funivia del Gran Sasso, è chiamata, nel caustico idioma assergese, "I pischiori" e vi si accede dall'alto con una fune e dopo essersi assicurati con opportuna imbracatura. Si è trattato di un percorso affascinante, a metà strada tra l'escursione alpinistica e il pellegrinaggio.
Un particolare ringraziamento merita Leandro Giannangeli, guida esperta e persona simpaticissima, assergese 'd.o.c.' e vero prototipo di abruzzese forte e gentile.

Bruno Marconi
Bruno Marconi Una bella comitiva.
I "pischiori" in assergese sulla carta sono riportati come località Peschioli, cioè da peschio=roccia.
Ecco da dove derivano: Pescasseroli, Pescosansonesco, Pescocostanzo e altre località abbruzzesi e molisane costruite sulla roccia.

Buona giornata
Giuseppe Lalli
Giuseppe Lalli ...e il nostro Pescomaggiore, piccola frazione del vecchio comune di Camarda.
Bruno Marconi
Bruno Marconi Hai ragione l'ho dimenticata!!!
Giuseppe Lalli
Giuseppe Lalli A presto. La poesia ha sempre bisogno di una cornice storica, l'anima di una geografia, l'intimità mistica di una...grotta.
Per questo la montagna affascina...
 

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo