La burocrazia chiude il Rifugio Franchetti, attestati di stima e solidarietà per il gestore

 

 

 

 

Il "Rifugio Franchetti" è situato in bellissima posizione nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso. Edificato sul finire degli anni ‘50 dalla sezione romana del C.A.I. è stato inaugurato nel 1960. Costruito interamente in pietra calcarea e rivestito in legno sorge a 2433 m. di quota su uno sperone roccioso, al centro del Vallone delle Cornacchie. Stretto tra le pareti del Corno Grande e del Corno Piccolo offre un magnifico panorama sulle dolci colline dell’Abruzzo teramano fino al vicino mare Adriatico.

In un bellissimo documentario di Stefano Ardito sul Rifugio Franchetti e su chi da sempre lo gestisce e ne ha fatto la propria vita: Luca Mazzoleni. La fatica, le difficoltà, la bellezza di una vita legata al più famoso rifugio del Gran Sasso d'Italia in Abruzzo.


Era stato il gestore del rifugio Luca Mazzoleni con un post sul profilo facebook ad annunciare la chiusura del Rifugio Franchetti:

“A causa di problemi tecnici sono costretto a chiudere il rifugio con grande anticipo, non era mai successo in 30 anni, scusate.
Rimane aperto per il ricovero di emergenza il solo locale invernale, dove abbiamo provveduto a lasciare coperte e viveri di emergenza: fatene uso solo se necessario per favore.
Se sarà possibile aprirò nei fine settimana, vi darò conferma come possibile”.


La notizia si è propagata immediatamente e ha sconcertato il popolo della montagna. Lo stesso Luca Mazzoleni in un nuovo post ringrazia tutti per la solidarietà e precisa:


“Vorrei per prima cosa ringraziare tutti per la solidarietà e gli attestati di stima: in certi momenti sentire la vicinanza e l'amicizia delle persone è importante, fondamentale per aver voglia di continuare.
Però devo anche chiarire un malinteso che emerge dall'articolo, sicuramente dovuto alla complessità delle procedure per regolarizzare un'attività così difficile da classificare come un rifugio di alta montagna:
non è al Sindaco di Pietracamela Michele Petraccia che dobbiamo dare la responsabilità di una situazione che si cerca di risolvere da oltre 30 anni. La responsabilità è una burocrazia complessa, esasperante e a volte incomprensibile. Se non si è regolarizzato prima il Franchetti la colpa è da condividere tra tutti: amministratori, tecnici, presidenti, gestori.
Nessuno ha creato ostacoli, tutti ci abbiamo provato ma dopo decenni la situazione è ancora questa.
Io credo che finalmente si troverà una soluzione, ne sono sicuro; è stato un bene che il problema sia venuto alla ribalta, di questo ringrazio anche Stefano Ardito.
L'attuale giovane sindaco di Pietracamela si è ritrovato in mano una bomba con la miccia accesa decenni fa e che finora nessuno ha saputo disinnescare, le pratiche amministrative sono lente certo, ma non è questo sindaco il problema, anzi lui è la soluzione.
Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Pietracamela e CAI di Roma in questi giorni sono al lavoro perché finalmente anche il rifugio Franchetti abbia tutte le carte a posto, quindi dobbiamo essere positivi.
Ora il Franchetti è chiuso e questo fa male, ma è questione di poco:
nei fine settimana di settembre sarò di nuovo su con chi vorrà aiutarmi perché non si può tener chiuso un rifugio d'alta montagna, non il Franchetti!
Buona montagna a tutti”.

Luca Mazzoleni

Nel 2010 si è tenuto un concerto in quota per i 50 anni del Rifugio, in collaborazione con Rifugio Franchetti e Associazione "L'Aquila per la vita". Horn Quartett dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese, ai corni Alessandro Monticelli, Vittorio Sette, Luca Di Francesco, Angelo Maria Orsini con la parteciapzione del tenore Alberto Martinelli.

Vi proponiamo il Video by G-prodz.com! 2010i



 



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