Sceso il sipario su SHARPER 30mila partecipanti alla Notte Europea dei Ricercatori

Sceso il sipario su SHARPER - Notte Europea dei Ricercatori, l'evento che dal pomeriggio fino a notte tarda di venerdì 29 Settembre ha animato il centro dell’Aquila.  Piazza Duomo, GSSI, Villa Comunale, Auditorium del Parco, Palazzetto dei Nobili, Nero Caffè e Fratelli – Il Bacaro 2.0 sono stati i luoghi in cui ricercatori e grande pubblico si sono incontrati per lasciarsi affascinare dalla RICERCA e dalla SCIENZA.
L’edizione SHARPER 2017, oltre a L’Aquila, ha coinvolto nella stessa giornata altre 4 città: Perugia e Ancona, Palermo e Cascina.
Sin dalla mattina, diverse sono state le iniziative dedicate agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Oltre 1000 ragazzi hanno partecipato a laboratori didattici, visite ai Planetari, conferenze, dimostrazioni e mostre, il tutto per avvicinare gli studenti al mondo della Scienza.

Nella "Sala Sericchi" la conferenza di apertura di SHARPER: "La ricerca e l'alta tecnologia: veicoli privilegiati di resilienza alle sfide del futuro", ha dato il via alla manifestazione. Di fronte ad una sala piena, i saluti del sindaco Pierluigi Biondi, della senatrice Stefania Pezzopane, del presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, sono seguiti gli interventi del Ten. Colonnello Sergio Schiavone, Comandante del Reparto Investigazione Scientifiche (RIS) Carabinieri, il prof. Stefano Ragazzi, Direttore dei Laboratori del Gran Sasso e il prof. Pierangelo Marcati, prorettore del GSSI.
A partire dal pomeriggio hanno preso vita tutte le attività di SHARPER, che hanno creato un’atmosfera di piacevole, in sintonia tra ricercatori e cittadini, il tutto accompagnato da un’equilibrata mescolanza di intrattenimento e informazione scientifica.
Piazza Duomo è diventata il palcoscenico in cui attori principali sono stati adulti, giovani e bambini che si solo lasciati guidare dalla passione dei ricercatori e di tutti gli enti e istituzioni locali e nazionali che hanno aderito a SHARPER, attraverso laboratori didattici, interattivi, esperimenti scientifici, conferenze, dimostrazioni e mostre.


Uno spettacolo che ha attirato grande attenzione e coinvolgimento da parte del pubblico, è stato “Il giocoliere della scienza”, in cui il professore-giocoliere Federico Benuzzi si è dilettato nel dimostrare i collegamenti che ci sono tra fisica e giocoleria. Un’attività che ha dato la possibilità di approcciarsi alla fisica in maniera nuova, divertente, comprensibile e allo stesso tempo formativa.


Per il secondo anno consecutivo la Villa Comunale ha ospitato due Planetari, in cui il pubblico, la mattina le scuole e il pomeriggio adulti e ragazzi, si è lasciato affascinare dalle animazioni riguardanti le stelle e le costellazioni nelle notti autunnali, l’orientamento degli astri e i miti e le leggende della volta stellata, viaggiando tra i pianeti del Sistema Solare e lo spazio-tempo.
Attività che hanno stuzzicato l’interesse e la curiosità di bambini e ragazzi sono state quelle proposte dalla Scuola di Robotica, il cui obiettivo è stato: imparare divertendosi. All’interno del GSSI, i partecipanti sono stati accompagnati e guidati nella costruzione di robot, attraverso l’utilizzo di mattoncini Lego, e all’interno del mondo della programmazione.
Dopo il successo della scorsa edizione, la fontana del giardino di Cristo Re si è nuovamente trasformata in una piscina per l’attività “Dance on the Fluid”, in cui scuole di ballo si sono alternate in diverse performance sul liquido non newtoniano, sotto gli occhi di adulti, ragazzi e bambini che successivamente si sono dilettati a camminare sullo stesso liquido. 


Anche due locali situati nel centro dell’Aquila, Nero Caffè e FRATELLI – IL BACARO 2.0, sono stati punto di incontro per i SCIENCE DESSERT. “I primi istanti dell’Universo” nel primo locale, “Il terremoto: cosa sanno i ricercatori, cosa inventano i ciarlatani” nel secondo, sono stati i temi affrontati di fronte ad un pubblico attento e interessato.
L’Auditorium del Parco è stato il palcoscenico di differenti iniziative che si sono alternate una dopo l’altra: dalla conferenza “Interpreti speciali: come tradurre il linguaggio della terra?” incentrata sui vulcani, al science-show “Anime Robot Science da Goldrake a Jeeg Robot: il futuro è qui!”. Filo conduttore di questo spettacolo sono state le origini, le gesta e le soluzioni tecnologiche dei robot che furono immaginate e anticipate dagli autori nipponici già 40 anni fa, e che sono diventate realtà quotidiane. In particolare, sigle e scene epiche tratte dai mitici cartoni anni '80 hanno coinvolto ed entusiasmato il pubblico.


In seguito, la platea dell’Auditorium è stata protagonista di una affascinante sinergia tra musica e scienza, attraverso il concerto spettacolo “Note nel Cosmo”, nato dalla collaborazione tra Eugenio Coccia, rettore del GSSI, e Luisa Prayer, pianista e direttore artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Sulle suggestive note di grandi compositori, il pubblico è rimasto piacevolmente interessato nell’ascoltare storie di scienziati che hanno trasformato la visione del cosmo.
Novità di quest’anno è stata il concorso fotografico “Uno scatto per la ricerca” che ha ottenuto un grande successo da parte del pubblico. Indetto in collaborazione con lo Studio Fotografico Pettine, l’iniziativa invitava a raccontare, attraverso una fotografia, le attività presentate durante la serata di SHARPER. Molti sono stati i partecipanti che hanno immortalato un momento significativo di SHARPER 2017, e che hanno avuto la possibilità di vedere la loro fotografia stampata ed esposta presso l’Auditorium. Vincitrice del concorso è stata Martina Rastelli.
Anche la facciata del Duomo di San Massimo ha attirato l’attenzione del pubblico: nella notte di SHARPER: la facciata ha fatto da sfondo ad una proiezione il cui tema principale è stato la ricerca, di fronte ad una piazza piena di gente.
Molto positiva è stata la risposta del pubblico che dal pomeriggio e per tutta la serata, fino a notte inoltrata, si è lasciato contagiare dalla passione dei ricercatori per la ricerca. Il centro dell’Aquila, si è lasciato, così conquistare dalla voglia di conoscere e imparare di adulti, ragazzi, bambini, famiglie: una chiara dimostrazione del grande interesse dei cittadini verso il mondo della scienza.
Perché SHARPER racconta quanto ci sia di più universale e condivisibile: SHARPER, oggi, ha raccontato emozioni.

 



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